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Il salto della corda è un esercizio fondamentale, affascinante, faticoso e quindi porta risultati. Ci sono due tipi di praticanti assidui di questo esercizio: bambine in cortile e atleti combattenti: scegliete voi a quale delle due categorie appartenete.

Come vedremo avete un sacco di buoni motivi per servirvi di questo esercizio: fa fiato, fa scattare, ti strappa il lardo di dosso. Inoltre non hai le solite scuse di tempo, costo, spazio, ingombro dell'attrezzatura: puoi solo nasconderti dietro la tua mancanza di voglia.

Restiamo fedeli alle nostre regole: leggi il disclaimer sulle attività fisiche e tagliamo le parole per passare ai fatti.

 

 

 

Lo strumento

Di corde per saltare ce ne sono di tutti i tipi e per tutte le tasche. Ci sono modelli "per professionisti", corde in cuoio, di plastica, rinforzate, con il contagiri, coi cuscinetti a sfera, con la zavorra...

 

Non usate quelle "da gioco in cortile" che sono spesso troppo leggere, fatte in plasticaccia e si rovinano subito.

Una banale corda di nylon, cotone o altro materiale va benissimo e ce la si procura per pochi spiccioli da qualsiasi ferramenta/fai da te. Se scegliete una corda di quest'ultimo tipo, è consigliabile un diametro che sia circa quello di un vostro dito (dipende molto dal tipo di materiale) e che abbia un peso adeguato: troppo pensate stanca troppo e rischia di far male quando si sbaglia, troppo leggera è ingestibile. Fate una prova prendendone un pezzo lungo un paio di spanne e provate a farlo roteare per verificare questa caratteristica.

Inoltre la corda è sottoposta ad usura, battendo a terra ad ogni giro o quasi, quindi prima o poi andrà sostituita: meglio stare su qualcosa di economico.

La lunghezza ideale è soggettiva, indicativamente conviene partire con una lunghezza pari a due volte la distanza piede-ascella, manici esclusi. Durante le prime prove è possibile aggiustare la lunghezza della corda, ma fate attenzione a non tagliare troppo o troppo presto, o vi troverete con una corda troppo corta ed inservibile.

 

 

Niente scuse, tanti vantaggi

Questo è il mantra, ripeti con me: "niente scuse". Una volta trovata la nostra corda, ce la si può portare in viaggio di lavoro, in vacanza, ovunque. Bastano circa 2 metri quadri di spazio o poco più per usarla senza fare danni. E' come avere una palestra sempre con se. E se proprio non potete perdervi la vostra soap-opera preferita, non c'è problema: potete saltare mentre la guardate.

Inoltre il bello è che anche con poco tempo a disposizione si può fare un buon allenamento (ed è sempre meglio che stare a marcire sul divano). 10 minuti di corda (se proprio non se ne possono fare di più) danno comunque un calcio nel sedere al metabolismo, fanno fare un po' di fiato e buttano giù le calorie del tuo ultimo sgarro alla dieta.

Saltare la cora consuma molte calorie: c'è chi dice fino a 700kcal/h (dipende anche dall'intensità e dalla velocità), un consumo vicino a quello calcolato per il nuoto e per la corsa. E' un'attività cardio, quindi aiuta a dare una spurgatina al colesterolo accumulato nelle coronarie, tira parecchio su i battiti del cuore e fa sudare come dei mufloni a primavera.

L'esercizio aiuta molto la resistenza, lo scatto, e la coordinazione (si impara anche ad evitare di prendere le storte alle caviglie). Può facilmente essere inserito in un programma di allenamento o in un circuito.

 

Alcune precauzioni

Come tutti gli esercizi fisici (nessuno escluso!!) saltare la corda può avere delle controindicazioni: la schiena, il collo, le ginocchia e le caviglie possono essere molto sollecitati, specie nei soggetti più pesanti. Come sempre l'indicazione è di smettere se si sente male, in particolare alle giunture o nel tratto spinale, e di consultare il medico. Questa attività è molto ripetitiva, e se abbiamo una predisposizione a qualche patologia ortopedica o muscolo-scheletrica, potremmo andare sollecitare troppo delle zone sensibili e causare fastidiose infiammazioni.

Va anche detto però che in tutto gli altri casi, se ci si allena con la dovuta progressione e cautela, queste parti del corpo vengono ad essere irrobustite e rinforzate.

Per evitare problemi, è comunque consigliabile :

  • guardare per terra ad 1 metro davanti a se, per tenere il capo inclinato in avanti e quindi distendere le cervicali per scongiurare una eventuale compressione delle stesse
  • tenere le spalle rilassate (viene col tempo) e non forzare mai
  • usare calzature che ammortizzino la caduta e/o non esercitarsi su una superficie rigida (cemento, mattoni etc)
  • atterrare sempre sugli avampiedi, mai sui talloni.

 

Come imparare e cominciare

Innanzitutto, come al solito, fallo e basta. Prendi una corda e via. Sbaglia, ricomincia, sbaglia di nuovo ricomincia da capo. Si comincia con un salto solo, per poi darsi la corda sui piedi. In capo a pochi minuti i salti diventano 3, 5, 12... Ci sono un sacco di video e consigli, ma non mi pare che ce ne sia mai stato un gran bisogno. Giusto per risparmiavi un paio di errori:

  • non usare troppo le braccia e le spalle: è il polso il principale responsabile della rotazione
  • non alzare i talloni indietro verso il sedere, piuttosto alza le ginocchia all'altezza della vita.
  • all'inizio è comodo fare un rimbalzino tra un salto ed il successivo, ma è un comportamento da abbandonare il prima possibile
  • i gomiti vanno tenuti vicino alla vita e le mani circa alla stessa altezza

 

Progredire

All'inizio probabilmente basteranno 10 minuti a spomparvi, e va bene così. Successivamente il tempo può salire anche alla mezz'ora. Man mano che vi impadronirete della tecnica farete sempre meno fatica. Vuol dire che potrete allenarvi per un tempo più lungo, aumentare la cadenza dei salti o introdurre alcuni "trick" per movimentare l'esercizio ed eliminare la monotonia: salti doppi, incroci, spostamenti laterali... 

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