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Purtroppo è vero, si ricomincia da capo. Non avevamo fatto in tempo a rilassarci un'attimo dall tormentone Maya che subito si riparte con la prossima profezia funesta: quella di Malachia.

Ebbene si, pare proprio che la fine del mondo sia diventata un chiodo fisso e che non si riesca a stare più senza. Pare evidente che in molti, troppi, abbiano la necessità di vedere nero e di temere il peggio. Ma i prepper no, e anche questa volta prendiamo le distanze dalla prossima arma di 'distrazione' di massa

 

Ecco che si ricomincia

E' di oggi la notizia che il pontefice Benedetto XVI abbia rassegnato le sue dimissioni ed abbandonerà la carica il 28 febbraio 2013. La notiza ha generato molto stupore essendo che l'ultima volta che si è presentata una situazione analoga è stato 600 anni fa. Non trascurabile il senso di smarrimento dei fedeli, comprensibile, dato che non ci si aspetterebbe il "passo indietro" da chi ha fatto della vocazione la propria vita. La ricerca di un significato e le risposte alle 1000 domande che questo fatto ha provocato hanno fatto tornare alla memora la profezia di Malachia che prevedeva, anche stavolta, la fine del mondo.

San Malachia di Armagh avrebbe infatti stilato una lista di 111 (alcuni dicono 112) papi, che termina con l'ultimo papa "Petrus Romanus", il cui papato termina con la distruzione della citta di Roma e forse del mondo. Ecco il punto: Petrus Romanus, stando ai conteggi, sarà il prossimo papa, quello che sostituirà Benedetto XVI

 

E quindi?

Si era usi dire "morto un papa se ne fa un'altro". Pare dovremo optare per "se non è ancora morto, si fa l'ultimo" ?

Già non mancano le versioni divverenti, i distinguo, le interpretazioni, i falsi ed i controfalsi che non risparmiano ovviamente (e come potrebbero?) Nostradamus. Sta di fatto che siamo davanti all'ennesimo tormentone mediatico che ci permetterà di distrarci da cose più serie ed impellenti, specie in questo periodo con le elezioni alle porte.

 

Mettiamo le mani avanti

Almeno una cosa l'abbiamo più che imparata dal caos mediatico della profezia: dissociarci. Quindi lo diciamo subito chiaro e tondo:

 

Non accadrà nulla e noi siamo sicuri che la fine del mondo è molto lontana dal manifestarsi,

e se mai dovesse farlo non sarà mai per questa o quella profezia.

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