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20120319-survivalkitIl kit di sopravvivenza è uno degli elementi più ricorrenti tra gli appasionati di survival in genere. I prepper non fanno eccezione, anzi: per certi versi il kit incarna la filosofia stessa del prepping: avere con sè gli strumenti che ti possono essere utili per uscire da una situazione d'impaccio qualsiasi, dal piccolo imprevisto quotidiano alle grosse emergenze.

Come spesso accade però è uno degli argomenti su cui è più facile fare confusione: per sua stessa natura il kit non può essere "standard" dato che ogni persona sa cosa è in grado di usare e cosa no, quali sono le sue competenze ed abilità, cosa può trovarsi a fronteggiare. 

 In questo primo articolo condivideremo alcune basi del kit, più dal punto di vista teorico che dalla sua composizione pratica. Ogni aspetto verrà poi affrontato separatamente in maggior dettaglio.

 

Ha senso?

Difficile pensare che non ne abbia uno se ci aspettiamo di potercene servire. Certamente è superfluo per il tragitto casa-supermercato e più adatto a viaggi all'estero, escursioni in montagna o barca e via dicendo.

Ma facciamo un passo indietro rispetto al kit stesso pensato in un contesto avventuroso e prendiamo in esame la vita di tutti i giorni. Chiunque abbia un bambino piccolo e si sposti per una serata o un weekend avrà praticità con "la borsa del bambino", quella in cui mettiamo le pappe, i pannolini di scorta e via dicendo. Il kit di sopravvivenza si basa semplicemente sullo stesso concetto: avere con sè quello che potrebbe servirci, con un pizzico di buon senso ed esperienza e con la pace mentale che "è meglio averlo con noi e non averne bisogno che il contrario"

 

Commerciali o autoprodotti?

Entrambi hanno pro e contro. Un kit commerciale è per molti versi "anonimo", nel senso che essendo lo stesso per tutti non riflette quelle che sono le peculiarità dell'individuo che lo userà e perde quindi di specificità verso l'utilizzatore. Inoltre hanno spesso la pretesa di essere "universali" ovvero di essere adatti a situazioni che hanno poco o nulla in comune: non è  pensabile che lo stesso kit abbia performance eccellenti sia nel deserto che in alta montagna. Inoltre, riguardo ai singoli componenti presi "in blocco" , non è facile accertarsi della qualità dei singoli pezzi. Tuttavia questi kit precostituiti hanno l'indubbio vantaggio di essere un punto di partenza immediato e talvolta anche economico per chi inizia e non ha ancora le idee chiare, senza dimenticare che i singoli elementi del kit potranno via via essere integrati o sostituiti.

Dall'altra parte i kit "fai da te" sono consigliati ad un utilizzatore più esperto o con più sale in zucca che sa benissimo se gli serve o meno un kit per suture d'emergenza o uno per la pesca. Può volerci anche molto tempo per creare e mantenere un kit personale, data la difficoltà di reperire tutti gli elementi uno per uno, ma così facendo si ha la certezza di sapere che ogni singolo elemento ha passato il vaglio della nostra razio di fondo e quindi è lì per uno specifico motivo. Le logiche di mercato poi, possono far sì che il nostro kit abbia un costo complessivo più alto.

 

Considerazioni sul kit in blocco

Quando compriamo o assembliamo un kit ci sono alcune cose da tener presente rispetto al kit nel suo complesso.

  • vincoli di peso e spazio: un kit da 3kg è troppo da portare sempre addosso, mentre una borsa da viaggio potrebbe essere adatta ad un gruppo di escursionisti. Il peso e l'impaccio del kit vanno presi in esame per evitare che il kit crei più problemi di quanti ne risolva.
  • praticità d'uso: bisogna ricordare che il kit verrà usato in una situazione che già non sarà idilliaca. Proprio per questo non dobbiamo trovarci a dover lottare anche contro un kit che non ci permette facile accesso al suo contenuto o che poi difficilmente potrò riassemblare. 

Considerazioni sui singoli elementi

I singoli elementi poi vanno presi in esame e bisogna verificare le loro funzionalità e valutare la loro utilità:

  • ridondanza: è bene avere più oggetti atti le funzioni d'uso più importanti: più oggetti in grado di tagliare, legare, accendere un fuoco o più modi di comunicare.
  • polivalenza: ogni singolo oggetto deve avere più applicazioni possibili e deve poter essere usato in più modi. L'esempio più semplice è il coltellino svizzero multifunzione, ma è bene sapere che anche oggetti più semplici come una corda, una bussola, una graffetta o un elastico possono avere decine di impieghi diversi. Su questo la fantasia ed il senso pratico sono ottimi alleati.
  • adeguatezza: un oggetto o strumento deve essere di buona qualità e deve essere in grado di svolgere il compito per cui è stato creato e scelto al meglio. Per questo bisogna stare alla larga da bussole giocattolo, forbicine di latta, o altri elementi facilmente reperibili ma di qualità bassa: si parla sempre di elementi che ci dovranno togliere dai guai e non crearcene altri o abbandonarci quando contiamo su di loro.
  • abbondanza: forse non è il termine più adatto ma dobbiamo essere sicuri di avere abbastanza risorse da poterle impiegare in modo efficace. Alle volte si vedono kit che contengono un block notes, ottima cosa, ma questo notes poi è composto da 10 fogli molto piccoli, facendo di quel notes una risorsa molto troppo esigua per essere utilie. Oppure prevedere degli elastici.... ma includerne solo tre. Non sono rari i casi di kit per la pesca che comprendano solo 2 ami piccoli e 4 metri di lenza.

 

I Kit "evolutivi"

Ogni buon kit non rimane lo stesso per troppo tempo. Il kit va infatti messo alla prova di tanto in tanto, verificando l'effettiva utilità di quello che abbiamo incluso, eventualmente scartandolo e sostituendolo con qualcosa di cui abbiamo notato la mancanza. Può essere necessario ciclare elementi deperibili quali medicinali o cibo.

Inoltre il kit può modificarsi nel momento in cui si hanno maggiori dettagli sul possibile caso d'impiego e sull'ambiente in cui verrà usato.

 

I Kit da prepper

Nell'ambiente dei prepper ci sono molte diverse declinazioni del kit di sopravvivenza o d'emergenza. Ogni kit o famiglia di kit è costruita per uno specifico impiego o situazione e risponde a specifiche esigenze.

  • EDC: o "every day carry", in alcuni casi non è neppure un vero e proprio kit compatto, ma un insieme di oggetti e strumenti che il prepper porta con sè ogni giorno. Solitamente fatto da sè, è di piccole o piccolissime dimensioni e comprende oggetti che possono essere anche tenuti nel portafogli, attaccati al portachiavi o in un piccolo borsello. Risponde alle esigenze di ogni giorno e portebbe comprendere: spiccioli per poter fare una telefonata d'emergenza o acquistare da un distributore automatico, un cerotto per medicare una piccola ferita, un accendino, un temperino svizzero multifunzione, un fischetto per segnalare le emergenze, spille da balia, elastici, fascette autostringenti di plastica...
  • BOB o "bug out bag": la borsa da prendere per squagliarsela. Quella in cui il singolo prepper mette tutte le cose di cui avrà bisogno per 48/72 ore in attesa che l'emergenza passi e le cose si ristabiliscano. Può comprenedere un  kit d'emergenza al suo interno, ma non mancheranno soldi, documenti, strumenti di vario genere, cambi di biancheria, acqua, cibo... Negli Stati Uniti la FEMA (l'equivalente della nostra protezione civile) incoraggia la preparazione di una BOB o "72-hours-bag" con precise istruzioni ed indicazioni, specie dopo il caso dell'uragano Katrina
  • il Kit per la macchina: questo kit è un po' più grosso e di solito è pensato per restare in macchina in modo da avere strumenti e mezzi per affrontare le emergenze che si possono presentare quando siamo al volante: dagli ingorghi di ore, alle intense ed improvvise condizioni climatiche avverse. In questi kit si trova sempre dell'acqua, qualche strumento per l'auto stessa, eventualmente una coperta
  • il Kit per la famiglia: molti prepper "tengono famiglia" e dimostrano sempre di farsi carico di questa anche pensando ad un kit ad-hoc. Questo kit prende in esame le esigenze di tutti i membri della famiglia e si pone come principale obiettivo quello di tenerli al caldo, al sicuro, all'asciutto con cibo, acqua e qualche medicinale se servisse.

 

Una categoria a parte: il kit medico

Il kit medico è un kit che merita un discorso a parte tutto suo: la sua specificità e la difficoltà d'uso corretto, assieme alla sua importanza ed alla criticità della situazione in cui viene chiamato in causa fanno sì che gli si debba il massimo rispetto.

Non esiste limite alla dimensione ed al quantitativo di elementi che questo kit può contenere: medicinali personali di cui abbiamo bisogno, sistemi per trattare malattie di varia natura e primo soccorso fanno sì che la lista possa essere estremamente variegata, specifica e lunga. In più bisogna tenere conto delle specifice difficoltà che ci si prepara ad affrontare: si può andare da una storta durante una escursione in montagna, a febbri di natura ignota in viaggi esotici a sistemi di suturazione in caso di ferite importanti.

Per questi motivi ci saranno degli articoli dedicati e revisionati da personale medico sul tema.

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