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Le scorte di cibo sono uno degli argomenti classici che si tocca quando si parla di prepping. Complice anche la televisione, questo è uno degli aspetti più noti e che potremmo ritenere fondamentale. Abbiamo già avuto occasione di parlare di scorte un paio di volte, ma data l'importanza dell'argomento non guasta tornarci sopra.

Daremo vita ad una breve serie di articoli dedicati a chi comincia, introducendo i concetti principali e mostrando gli errori da evitare ed il procedimento più corretto e semplice per avere delle scorte ben organizzate e che sarà facile gestire sia ora che dopo un eventuale Evento.

Iniziamo ad introdure alcune concetti fondamentali...

 

Innanzi tutto... perché ??

Diciamo subito che organizzare delle scorte di cibo non è una cosa ne facile, ne semplice, tantomeno economica. Va poi sottolineato che. se fatte, sono un vantaggio strategico estremamente importante.
Il cibo è una delle prime (la quarta per al precisione in ordine di importanza) cose da considerare quando si tratta di sopravvivere, ma se parliamo di gestione delle emergenze o dei periodi di intensa difficoltà (in cui non siamo in pericolo di vita) la sua importanza cresce. Avere delle scorte di cibo fa parte di una delle "strategie trasversali", ovvero è una di quelle contromisure che potremo sempre applicare a qualsiasi situazione di emergenza, specie quelle di tipo prolungato. Questo semplicemente perché avremo sempre e comunque la necessità di mangiare.

Per i più timorosi (o paranoici) disporre di scorte di qualsiasi tipo aumenta la fiducia che possiamo avere in noi o nel nostro piano, e ci permette di affrontare tutti gli altri aspetti con più serenità.

Ma le scorte di cibo, se fatte nella maniera corretta, hanno un grosso vantaggio anche nell'immediato a prescindere dal verificarsi di un'emergenza o meno. Le scorte ci permettono di risparmiare un sacco di soldi. Può sembrare paradossale, ma comprando il cibo in grosse quantità e/o quando ci sono forti sconti potremo beneficiare degli effetti di quegli sconti per un periodo molto più lungo.

Se il supermercato fa una promozione per cui la pasta è scontata del 50% solitamente ne compriamo 2, forse 4 pacchi. Ma se ne compriamo 20 o più per rimpinguare le nostre scorte aumenteremo il beneficio di quello sconto, dato che comunque sia quella pasta prima o poi verrà mangiata, anche se non ci sarà mai disastro.

Inoltre le scorte riducono l'impatto dell'inflazione: se grazie alla rotazione delle scorte mangiamo oggi un cibo acquistato 1 anno fa quando costava, ad esempio, il 10% in meno, è come se ricevessimo oggi quello sconto (che non viene affatto intaccato dalla perdita di interessi, dato che le banche non concedono mai più del 4%)

 

Dove tenere le scorte?

Occorre decidere il luogo in cui andremo ad immagazzinare tutte le nostre scorte. Il primo luogo da prendere in considerazione è la propria casa. Anche se abbiamo solo un'appartamento di città non sarà impossibile trovare un po' di spazio in un ripostiglio in cui mettere un po' di cibo in più: è la stessa cosa che avere una normale dispensa, solo più grossa. Ad esempio 10Kg di pasta non sono particolarmente ingombranti e, assieme al resto, sono già un'ottimo inizio.

Una volta allestita la riserva 'di prima linea' in casa possiamo ampliare le scorte immagazzinandole in altre posizioni facilmente accessibili. Dovremmo scegliere diversi posti, questo non solo ci permetterà di disporre di quantitativi maggiori, ma ci darà anche il vantaggio della rilocazione e della ridondanza: se per un qualsiasi motivo non potessimo accedere ad uno di questi posti abbiamo abbiamo gli altri. Possiamo prendere in considerazione di lasciare parte delle scorte presso una (o più) Bug Out Location, oppure di lasciare nella vicinanza delle casi di parenti e/o amici che fanno parte del nostro piano di emergenza, così che almeno loro le possano raggiungere e ne possano beneficiare.

Ma quali sono le caratteristiche di questi locali? Come devono essere fatti? Il caldo e l'umidità sono le prime cose da evitare. Un box o una cantina possono andare, a patto che siano asciutti e freschi. Possiamo poi dotare la stanza prescelta di alcune utili dotazioni.

  • deumidificatore chimico in cristalli. toglie l'eccessiva umidità dall'aria e la condensa in una vaschetta. Si trova al supermercato o nei negozi di articoli per campeggio
  • trappola per insetti. non rilascia pericolosi agenti chimici nella stanza o nel cibo e permette di allontanare le formiche
  • trappola per topi. altrimenti ci troviamo le riserve già rosicchiate e sono da buttare.

Se vogliamo potremmo anche aggiungere un'allarme, giusto per incrementare la sicurezza.

 

Quante scorte? L'unita di misura delle scorte: il tempo.

Potrebbe non essere intuitivo, ma le nostre scorte di cibo non si misurano in Kg di pasta o litri l'acqua, ne si misurano con altre unità abitualmente utilizzate per cibi solidi o liquidi. Le scorte si misurano in tempo. Può capitare di sentire dire "ho scorte di cibo per X giorni", in alcuni casi c'è anche chi arriva ad un intero anno. Per le scorte di cibo, infatti, quello che ci interessa sapere è per quanto tempo potremo cibarci attingendo esclusivamente alle scorte.

L'attenzione sul fattore tempo è presto spiegata: come tutti gli altri depositi di risorse consumabili, anche quelle di cibo hanno un pro ed un contro fondamentale:

  • ci sollevano dalla dipendenza dell'approvigionamento immediato di quella risorsa (ovvero ci permettono di non preoccuparci del cibo per un certo lasso di tempo)
  • ma il vantaggio che ci danno è temporaneo (ovvero la scorta prima o poi finisce e ci mette nelle condizioni di doverci nuovamente peroccupare dell'approvigionamento)

In buona sostanza le scorte di cibo ci danno un vantaggio temporale e temporaneo: se abbiamo da parte cibo per 4 mesi per la nostra famiglia, in quei 4 mesi non dovremo preoccuparci di procurarci la cena per la sera, ma potremo concentrarci sul come cominciare a procacciarci da mangiare in modo stabile per tutto il tempo a venire. 

Ovviamente, più è lontano l'orizzonte di durata della nostra super-dispensa, meglio è. Ma bisogna fare i conti con numerosi fattori per essere sicuri di aver fatto le scorte come si deve. Il fattore tempo ritornerà più volte, come vedremo, ma anche costo e spazio sono da tener d'occhio.

All'inizio si può decidere di stabilire a priori questo orizzonte, optando per 3, 6 o più mesi. Tuttavia, a meno che non si decida di comprare un stock preconfezionato di alimenti su uno dei tanti siti internet, è facile che costruiremo le nostre scorte "una spesa alla volta" partendo quindo da una settimana di cibo, per arrivare gradualmente ad un mese... e così via. Una volta raggiunta la soglia che avevamo scelto, ci renderemo conto che potremmo anche continuare se gli altri limiti che abbiamo (soldi, spazio) non ce lo vietano.

 

Prossimamente

Stabiliti questi concetti, nei prossimi articoli andremo un po' più nello specifico, con altri consigli, trucchi "da brave formichine" ...

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