Il Project S:.N.A.K.E. è probabilmente l’avventura survivalistica più intensa ed immersiva che si possa attualmente trovare in tutta Europa.
Si tratta di una missione svolta in gruppo, nel territorio ostile del Kenya, lungo un percorso di 200 Km, da percorrere completamente a piedi, tra la savana e la giungla, alle pendici del monte Kasigau. Sarà una traversata divisa in tappe di 25/30 km giornalieri in prossimità del parco nazionale dello Tsavo, importante riserva faunistica africana.
Nel percorso si potranno incontrare tutti i più grandi mammiferi africani: leoni, elefanti, bufali, gazzelle, antilopi, zebre, oltre a serpenti come il cobra nero, il mamba e la vipera soffiante, o anche scorpioni ed altri animali, pericolosi e non. Tutto l'itinerario sarà tracciato in tempo reale tramite GPS 24 ore su 24 su una mappa condivisa sui principali social network, che saranno aggiornati più volte al giorno con commenti, segnalazioni e foto.
È prevista la possibilità di collegamenti telefonici con news provider via satellite, laddove tecnicamente possibile. Nella spedizione sarà presente un fotografo professionista, per documentare tutte le tappe e gli incontri che avverranno, ed un operatore video, per produrre una miniserie di 10-12 puntate, da destinare a un emittente televisiva o da trasmettere sui canali social.
Tra le aziende che patrocinano questa operazione possiamo elencare: Extrema Ratio Knives per strumenti e attrezzi da taglio, Decathlon per attrezzature, S.O.D Gear per l’abbigliamento tecnico.
I requisiti per essere ammessi sono ferrei: una ampia e documentata esperienza preesistente nel settore survival, idoneità a sostenere attività fisiche prolungate e provanti. Occorrono condizioni fisiche perfette e documentate. Le vaccinazioni obbligatorie sono: tetano e febbre gialla. Il numero massimo di partecipanti è di 12-15.
Potete rivedere le tappe dell'ultimo Project Snake su YouTube.
Trovate anche l'evento Facebook.
Dal 16 al 26 novembre 2017. Le date definitive sono ancora da confermare.
Poche certezze, solo ipotesi al momento, ma bastano a fare gelare il sangue. Secondo alcune voci l'Italia potrebbe essere il prossimo obiettivo dell'ISIS per un attentato simile a quelli già accaduti nelle altre città europe.
Vediamo assieme quali fonti riportano queste informazioni e cosa dicono esattamente.
La parte che preferisco dello scrivere articoli su Prepper.it, è il fatto che li leggano anche i miei genitori, i veri eroi della tragedia che a circa 70 anni, hanno la forza, la giovinezza e la volontà di 10 ragazzi.
Anche se affermano il contrario, credo che loro abbiano fatto cose molto più ingrate delle mie, perchè erano più legati alla comunità oltre che al territorio, io invece preferivo la solitudine e pochi rapporti umani e il caso ha voluto che morissero le persone che più amavo.
Mamma e papà sono un esempio per la nostra associazione di soccorso perchè non si tirano mai indietro, né per le cose belle ed emozionanti e né per sentire sulle loro spalle tutto il dolore delle persone delle quali si occupano quotidianamente, senza far trasparire il loro.
Leggi tutto: 6- Nascita di una Prepper: I Punti di Riferimento e la scelta
Recentemente Nicolò ha perso la vita a causa di un pestaggio in discoteca a Lloret de Mar: gli anno riempito la testa di pugni e calci davanti a una folla totalmente inerte. Il fatto ci ha colpito per la sua violenza e non si può restare in silenzio a riguardo, allo stesso tempo non vogliamo mischiarci nel coro di parole inutili che abbondano su ogni media. Vogliamo piuttosto fornire una analisi del contesto in cui si sono svolti i fatti per chiarire alcuni punti.
Spesso noi prepper facciamo un esercizio di immaginazione per poter valutare e migliorare la nostra preparazione, ad esempio valutiamo come potrebbe essere vivere in tempi e in luoghi difficili. In tutto il mondo ci sono catastrofi naturali e crisi socio economiche, purtoppo pero' le notizie che ci arrivano sono spesso frammentarie o incomplete, se non addirittura "ritoccate".
In questi giorni lo scenario più preso in considerazione è quello della situazione Venezuelana. Questa volta, per fortuna, abbiamo avuto un contatto diretto con qualcuno che si trova sul posto e puo' raccontarci cosa sta capitando.