L' 11 Settembre è una data tristemente entrata nella storia, ed ogni sua ricorrenza è un'occasione per fermarsi un'attimo a riflette.

Non fraintendeteci però: questo non sarà un'articolo singhiozzante per cui una volta l'anno ci si sente tutti un po' americani, si ricorda precisamente dove eravamo e cosa stavamo facendo in quel giorno del 2001, per concludere che i pompieri sono tutti eroi (è vero, ma dovremmo ricordarcelo sempre, non solo oggi) e 'quegli altri' sono brutti e cattivi.

Vogliamo parlare si, dell'11 settembre 2001, ma anche di quello del 1973. Ci rendiamo conto che è un tentativo particolarmente azzardato, ma vogliamo guardare questi eventi dal punto di vista di un Prepper.

 

Il primo 11/9: 1973

Nel 1973 in Cile il Presidente Salvador Allende viene ucciso durante un colpo di stato ad opera dei generali dell'esercito. 

Allende, presidente si sinistra, era fortemente impegnato in una serie di riforme epocali, che prevedevano, tra gli altri, un potenziamento del sistema scolastico, la distribuzione di latte gratis ai bambini ed una riforma delle politiche agrarie. Queste ed altre riforme, molto invise dai centri di potere, diedero dei risultati enormi nel breve tempo (+8,6% del PIL, -12% dell'inflazione -3,8% di disoccupazione) ma che non duraro a lungo in una situazione economica ingovernabile. Allende quindi nazionalizzò la sanità, le principali aziende ed industrie del paese e le miniere di rame.

In particolare queste ultime manovre erano particolarmente invise agli Stati Uniti. Mentre è fuori discussione l'ostilità degli USA verso Allende, le sue politiche, e la pericolosa vicinanza alla Cuba di Fidel Castro, poco è dato sapere sul reale ruolo avuto nell'organizzazione del colpo di stato. Sta di fatto che poco prima di morire Allende aveva pubblicamente denunciato il peso delle multinazionali e le pressioni che esercitavano per controllare ed influenzare i governi

Il Palazzo delle Moneda, residenza ufficiale del Presidente, venne assediato dai carri armati mentre il Presidente lasciava via radio il suo testamento spirituale al paese. Allende allontanò da se i suoi cari, la scorta ed anche i militari che durante l'assedio erano passati dalla parte dei generali "perche non poteva garantire la loro sicurezza". Da li a poco la Moneda venne bombardata da un'attacco aereo. Allende rifiutò ogni via di fuga offerta (reale o presunta) e di farsi prendere vivo. Alcuni sostengono abbia tenuto per se l'ultimo colpo dell' AK-47 che stava usando per difendersi.

Da li a poco si instaurò la dittatura di Augusto Pinochet che si macchiò dei più cruenti e vergognosi crimini come le deportazioni (i desaparecidos) e la tortura.

 

11/9/2001

E' davvero difficile, a 12 anni di distanza, dire ancora qualcosa su quel fatidico, drammatico giorno. Molti di noi avranno ancora vivo il ricordo di quei momenti e dei giorni che seguirono. Sia che si voglia credere alla versione ufficiale, o che ci si soffermi su tutte le incongruenze riscontrate, resta sempre e comunque vero che che nelle torri gemelle morirono ingiustamente migliaia di vittime innocenti, ed ancora di più in tutte le operazioni militari che scaturirono da quell'attentato.

Quell' Evento ha scosso le coscienze ed ha spinto molti ad avvicinarsi al prepping sull'onda di una paura che si è protatta per mesi. In quel perido si potevano trovare corsi di ogni genere e i prodotti per la sopravvivenza venivano acquistati più per la sensazione di sicurezza che procuravano che per la loro reale utilità. Molti si chiedevano che cosa avrebbero fatto in una simile circostanza e troppi, davvero troppi, azzardavano (vendevano) riposte insensate e per nulla plausibili: una vera e propria "ora del dilettante allo sbaraglio" (e in preda al panico). Si possono ricordare perfino improbabili kit-padacadute portatili per improvvisarsi base-jumpers in caso di emergenza ed le uniformi dei postini rese simili a tutte spaziali per paura di un'attacco batteriologico a base di antrace.

 

Quali considerazioni?

Entrambi quesi eventi, accomunati dalla data, hanno avuto un profondo impatto a livello mondiale anche se in periodi diversi. Vi sono alcune punti che possiamo ritrovare a diverso titolo in entrambi i casi su cui vale la pena riflettere.

  • vi sono persone che si oppongono con la violenza alla ragione, e quando queste si affermano l'unico esito possibile è la sofferenza di molti e per molto tempo
  • la verità è scomoda, soprattuto quella contro i potenti, che sono disposti a tutto per zittirla
  • non si può essere pronti ad affrontare un nemico che ci sovrasta per forza e per mezzi, ma forse lo si può evitare
  • vi sono ideali in cui si può credere, fino anche alla morte
  • non vi sono soluzioni spicciole o improvvisate per problemi seri e di grossa entità
  • non ha senso correre ai ripari quando ormai il peggio è inevitabile o è già successo: bisogna farlo prima
  • la radio resta ancora il miglior strumento di comunicazione durante le mergenze
  • bisogna mettere in discussione l'autorià e le verità imposte
  • bisogna controllare i controllori

 

Non esitate a lascarci nei commenti le vostre considerazioni, esclusivamente nell'ambito della gestione delle emergenze, tratte da questi avvenimenti.

 

 

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