La crisi e la situazione politica nazionale prendono l'intera copertura mediatica: ogni giornale, tv, radio e soprattutto internet, non parla d'altro. In questo scenario movimentato ed incerto fa capolino una voce che si distingue in tutto il coro: quella dei servizi di sicurezza ed intelligence. E quello che hanno da dire non è propriamente rasserenante, soprattutto perchè il quadro è incredibilmente confuso.

La principale preoccupazione dei servizi segreti sono le reazioni della gente contro politici, sindacalisti e rappresentati delle istituzioni a seguito del malgoverno, della scarsa rappresentanza e, ovviamente, della crisi. Nel mirino dell'intelligence ci sono i No-TAV, gli insurrezionalisti, i Marxisti-Leninisti, il nuovo proletariato e gli extracomunitari musulmani. Il loro strumento principale? Internet.

 

Ma la rete non è l'unico lato squisitamente contemporaneo dei rischi evidenziati dall'intelligence italiana: i terroristi si scambiano denaro via SMS, le mafie si infiltrano nelle grandi opere, e gli hackers minacciano infrastrutture e banche, che sono a loro volta anche minacciate dai loro stessi consigli di amministrazione poco trasparenti impegnati in manovre finanziarie discutibili

Tutto qui? Nient'altro? Beh, se lo dice Bond....

 

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