Quando abbiamo visto la "regola del 3" per la sopravvivenza, abbiamo visto che il riparo dalle condizione climatiche avverse è al secondo posto per importanza, subito dopo la capacità di respirare. E' giusto quindi trattare questo argomento, il riparo, con rispetto ed attenzione e analizzare una checklist degli oggetti che ci serviranno per costruire o mantenere un tetto sopra la testa.

Contemporaneamente, come sempre, non dobbiamo banalizzare questo argomento stilando una semplice "lista della spesa" perché l'argomento del riparo è condizionato a una serie di variabili che possono definire in modi molto diversi la nostra situazione, facendoci propendere per soluzioni, approcci e risorse diverse.

 

Si fa presto a dire riparo...

Tuttavia le diverse condizioni in cui possiamo trovarci possono modificare moltissimo le caratteristiche del riparo di cui abbiamo bisogno e quindi degli oggetti che vorremmo avere disponibili. Possiamo stilare una lista di massima dei possibili scenari, incompleta ovviamente, che permetterà di metter in evidenza queste differenze:

  • scenario urbano con una casa/edificio a disposizione: la classica situazione di "bugging in"
  • scenario urbano per la strada: qui dovremo costruire o procurarci tutto, ma circondati da muri e cemento.
  • scenario naturale all'aperto freddo o umido: ad esempio boschi, montagne, colline o simili situazioni
  • scenario naturale all'aperto caldo, sabbioso e fumoso: ad esempio deserto, luoghi caldi o tropicali.

E' facile vedere che questi casi hanno poco in comune e molte necessità specifiche. Quello che faremo quindi è stilare 4 checklist separate considerando uno scenario alla volta con le sue peculiarità e necessità specifiche

 

Check list per lo scenario urbano da "Bugging in"

Questo è forse lo scenario più comune e facile da trattare. Abbiamo considerato il bugging-in recentemente, evidenziando i suoi punti di forza. Tra questi sicuramente c'è anche il fatto di avere già un riparo: la casa in cui siamo. In questo scenario le preoccupazioni riguardo il riparo si limitano al mantenere il riparo funzionale e controllare la temperatura al suo interno, sia per il caldo che per il freddo.

  • attrezzi manuali: abbiamo già visto una intera checklist dedicata a questo argomento. Lo scopo è quello di riparare porte, finestre, tubature, impianti elettrici. Non riportiamo qui l'intera lista per brevità.
  • coperte e sacchi a pelo: utili per mantenersi al caldo durante la notte, assieme a vestiti pesanti. Un trucco interessante è la vecchia "boule dell'acqua calda" che si può realizzare in modo semplice con una bottiglia di blastica o metallo avvolta in un panno.
  • stufa a pellet: in città ed in un appartamento non si può accendere un fuoco per scaldarsi. Potremo quindi ripiegare si una stufa a pellet e/o legna con una canna fumaria collegata all'esterno.

Per rinfrescare gli ambienti ed evitare il caldo eccessivo si può ripiegare su teli umidi o bagnati, puntare su una corretta ventilazione dell'ambinete e soprattutto impedire al caldo di entrare.

 

Check list per lo scenario urbano da "Bugging out"

Il caso successivo è un po' più complicato. Consideriamo di essere fuori per strada e di doverci procurare un riparo. Come abbiamo già detto questo può essere sostenuto solo temporaneamente data l'enorme quantità di energie che richiede e di rischi a cui siamo sottoposti.  In questo caso i migliori maestri a cui ci possiamo rivolgere sono i senzatetto della nostra città: hanno tutta l'esperienza che si possa desiderare, guagagnata sul campo e verificata in prima persona, conoscono ogni angolo della città, specie i punti che non guarda mai nessuno e gli angoli più impensati. Chi vuole fare una buona azione ed entrare in contatto con questa realtà può rivolgersi ad un gruppo di volontariato che assiste queste persone e prestare offrire il suo contributo: troverà modo di cambiare punto di vista sulla realtà che conosce e avrà una scuola di sopravvienza molto seria.

  • sacco a pelo e coperte: auto esplicativo, E' sempre meglio cercare una panchina su cui sdraiarsi o almeno alcuni strati di scatoloni per ammorbidire il terreno ed isolare dal pavimento freddo. Alcuni senzatetto cercano scatoloni di dimensioni adatte a sdraiarsi per intero al suo interno per avere un riparo dall'umidità della notte.
  • sacchi della spazzatura: riempiti di pagine di giornale appallottolate costituiscono una valida alternativa al sacco a pelo: impermeabile e atermico.
  • teli di plastica: utili per improvvisare un tetto o per tenere fuori l'acqua. I tipi migliori sono quelli con gli occhielli lungo il bordo.
  • corda e cordini: per stendere o legare il telo, e moltissimi altri impieghi.

 

Checklist per lo scenario outdoor

In questo caso e nel prossimo siamo più all'ambito del survival vero e proprio. Ricordiamo ancora una volta che sono scenari molto difficili e pericolosi, per cui non sono scenari "da scegliere" a meno che non si voglia cacciarsi nei guai. Nel caso in cui il nostro ambiente sia boschivo o collinare, il freddo e umido sono le principali difficoltà. Se siamo in ambienti a clima caldo sarà proprio questo il nostro nemico e dovremo fare il possibile per abbassare le temperature corporee e cercare una fonte o corso d'acqua. L'outdood mette meno risorse a nostra disposizione nei dintorni tuttavia per certi versi avremo anche meno vincoli.

  • tenda da campo o da campeggio: qui ha senso pensare di passare la notte in tenda ed è possibile montarla e smontarla a seconda delle necessità
  • teloni di plastica con occhielli: possono essere un'alternativa o un aiuto alla tenda. Utili per limitare i danni della pioggia e tenere fuori l'umidità. Possono riparare dai raggi del sole senza bloccare troppo il passaggio dell'aria.
  • corda e cordini: per tendere i teloni... e moltissime altre operazioni
  • sacco a pelo e coperte: per dormire al caldo la notte. Nel deserto di notte si gela.
  • amaca di corda: per non dormire a terra. Il contatto col suolo comporta un'enorme dispersione di calore ed assorbimento di umidità. Inoltre è facile che a terra si trovino insetti o altri piccoli fastidi.
  • qualche attrezzo manuale: In questo caso non dovremo fare manutenzione a tutta la casa, ma cercare di utilizzare l'ambiente per creare o migliorare il nostro riparo. Un segaccio da legno o un'accetta saranno utilissimi.

Fortunatamente in una condizione del genere è più facile pensare di scaldarsi con un fuoco, quindi è necessario disporre anche del proprio kit di sopravvivenza equipaggiato o di un fire kit ed essere esperti nei diversi modi con cui si può accendere un fuoco.