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Scenari

20160905 ArrestatoPrepperLa notizia è ormai di qualche mese fa, ma pochi ne sono a conoscenza. Agli occhi dei più uno youtuber smette di produrre video e non se ne sa più nulla. Ci si può immaginare che si sia ritirato a vita privata abbia trovato hobbies più soddisfacenti o remunerativi, ma la realtà è ben diversa: il prepper youtuber è stato arrestato per il contenuto dei suoi video.

Come mai è successo? Cosa c'è dietro? Forse un giro di vite contro chi ha uno stile di vita "particolare" come il nostro? No, la realtà è molto più semplice.

 

L'arresto
Un prepper spagnolo è stato arrestato a causa dei contenuti dei suoi video online. Alejandro C. M., 48 anni, residente nella comunità autonoma dell'Andalusia aveva il canale youtube "Drak Preppers" su cui mostrava come si potessero creare armi proprie e non in casa. Alcuni video avevano un tono da presa in giro dato che nelle spiegazioni delle sue creazioni ridendo suggeriva come rudimentali tirapugni con lame seghettate servissero in realtà per desquamare il pesce e altre spiegazioni alternative di dubbio gusto e scarsa credibilità.
Durante la retata di inizio 2016 sono state trovate in casa di Alejandro bottiglie di polvere da sparo, armi e altro ancora, fionde potenziate, frecce e strumenti per lanciare lame, munizioni di vari calibro e molto altro. Molti di questi strumenti sono classificati come armi proibite o da guerra. Arrestato anche un suo "collaboratore" di origine marocchina che si occupava di tradurre i suoi video in lingua araba.
Lo youtuber era già noto alle Forze dell'Ordine spagnole, che lo avevano già arrestato per motivi simili nel 2013. Se ora si prova a cercare uno dei suoi video ci si troverà facilmente davanti la scritta di youtube che ci avverte che "il video è stato rimosso per aver violato le norme di youtube sui contenuti dannosi o pericolosi".

 

Il dibattito
L'arresto ha riaperto l'annoso dilemma sulla "libertà di espressione e di informazione". E' un argomento molto spinoso in cui non abbiamo nessuna voglia di addentrarci e nessuna pretesa di risolvere qui.
Resta però evidente che in questo periodo storico, chi cerca di procurarsi o fabbricare armi illegali può facilmente essere ascritto al gruppo delle persone che hanno intenzioni e motivazioni dubbie, e che nessun aiuto va dato a questi per raggiungere i loro obiettivi. Chi in questo periodo ha realmente necessità di un'arma per contrastare l'illegalità, il crimine ed il terrorismo non ha nessun bisogno di darsi al bricolage da improbabile bombarolo anarchico.

 

La nostra opinione
La prima cosa che ci fa arrabbiare è questa: Alejandro non è un prepper, ma abusa e sporca un nome di cui non è degno. I suoi video infatti erano quasi esclusivamente incentrati sul tema delle armi, con accenni anche alla caccia agli zombie. Dimostra così di non aver capito nulla di quello che vuol dire veramente essere un prepper. Nulla era riferito alla prevenzione delle emergenze, all' auto produzione, al primo soccorso, a reali necessità che si possono incontrare in casi di emergenza. Solo l'infantile e pericoloso divertimento che taluni hanno nel poter creare ed usare giocattoli pericolosi.
L'arresto è infatti stato fatto dopo che l'indagato aveva già dei precedenti per lo stesso tipo di reato, quindi recidivo. Durante l'operazione di polizia ha potuto ascrivergli numerosi reati, e per questo non c'è interesse, passione, divertimento, o libertà di espressione che tenga.
Una persona che si comporta in questo modo non ha nulla a che vedere con noi e, anzi, prendiamo totalmente le distanze da questa persona e dal suo comportamento che nulla ha a che vedere con il nostro stile di vita.
Non possiamo quindi che essere sollevati dalla decisione delle autorità spagnole.

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