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Economia

20140610-GazpromTorniamo a parlara ancora una volta dell'intreccio economica-geopolitica-energia. Questi tre aspetti, profondamente legati tra loro, ricorrono così spesso ed hanno un'importanza tale da meritare un termine adatto ad identificare tutto quello che gravita, sia influenzato o influenzi questi fattori di vitale importanza.

Dopo l'avvicinamento tra Russia e Cina di cui abbiamo parlati poco tempo fa, vediamo oggi come il gigante energetico russo Gazprom si allontani ancora di più dall'America nei suoi accordi commerciali.

Che impatti e che significati può avere tutto questo?

 

Addio Dollaro

La notiza vuole che la Gazprom abbia contattato parte dei propri acquirenti (ovvero tutta la parte di mondo tra il Portogallo ed la Cina) con lo scopo di rinegoziare i propri accordi commerciali prevedendo che i pagamenti possano avvenire, a seconda dei casi, in euro, rubli, yuan.

Il 90% dei clienti ha accettato di cambiare moneta per i pagamenti. La mossa, chiamata "piano B", ha lo scopo di svincolare il commercio Russo dal condizionamenti esterni di ogni genere, quali sanzioni economiche e politiche, probabili in questi tempi di diplomazia difficile.

 

Quanto cambiano le cose

Come molti sapranno, buona parte degli scambi commerciali internazionali che riguardano l'energia, il petrolio ed i suoi derivati, o il gas avvengono in dollari. Sarà familiare a tutti la quotazione di "dollari al barile" che sentiamo tutte le sere al telegiornale.

Questo vuol dire che tutti i paesi che comprano o vendono energia sono soggette al cambio col dollaro anche quando questi scambi non vedono minimanente coinvolti gli Stati Uniti. Significa che gli USA hanno un ruolo strategico fondamentale quali mediatori di tutte le transazioni. Questo ha portato in economia, a creare un nuovo termine di studi: il petroldollaro.

Svincolarsi dal dollaro per questi scambi commerciali e passare alle valute dei paesi contraenti ha quindi molteplici conseguenze

  • indebolimento del dollaro e degli USA sulla bilancia commerciale e politica mondiale
  • potenziale svalutazione del dollaro
  • salvaguardia della Russia rispetto a sanzioni o decisioni unilaterali americane
  • potenziale risparmio per gli acquirenti diretti dei prodotti energetici russi
  • rafforzamento degli scambi commerciali tra Russia, Cina e India

 

(parte della rete di distribuzione di Gazprom)

 

Un grosso cambiamento

Indubbiamente la manovra non piacerà agli Stati Uniti che difficilmente staranno a guardare. Un cambiamento di questo tipo mina pesantemente il primato americano e l'influenza che può avere sul mondo. Ancora di più, e peggio, se consideriamo l'avvicinamento che comporta tra le nuove superpotenze emergenti.

In pratica, l'attuale tendenza è quella di vedere un continuo progressivo spostamento del baricentro del mondo, sempre più lontano dall'America e sempre più vicino all'Asia.

 

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