Ciao a chi mi legge dal BOZ. In questi giorni sul forum si parla di tende tecnologicamente evolute per offrire comfort anche in condizioni estreme. A me appassionato di radiocomunicazioni è subito tornato in mente il disastro del dirigibile iTALIA e delle peripezie del suo equipaggio. Se cercate nel web c'è tutto e non farò un "copia/incolla". Comunque nel 1928 il dirigibile Italia precipita nel pak a 100Km dalle isole Svalbard. L'equipaggio superstite vivrà per 48 giorni all'interno di una tenda colorata di rosso . Nella mia misera biblioteca conservo un testo stampato nel 1929 e dal quale ho fotografato una pagina che descrive la tenda , la sistemazione dei superstiti e la copertina del libro (copyright scaduti)

Grasssie per l'attenzione e Salutoni dal BOZ

La tenda originale mi sembra sia in qualche magazzino del museo leonardo da vinci di milano, parecchi anni fa l'avevano esposta creando un bel diorama, mentre pezzi del dirigibile sono esposti al museo dell'aeronautica di vigna di valle. Sono andato alle swalbard nel 2008 nell' 80esimo della tragedia (la foto del mio profilo è stata fata li). Personalmente Nobile non mi fa impazzire come personaggio lo vedo un po come lo Schettino di quegli anni. Salito per primo sull'aereo dei soccorsi insieme alla cagnetta titina lasciando sul pack l'equipaggio. Non vi dico cosa ne pensano in norvegia dove il loro eroe nazionale Amundsen (primo al polo sud) ha perso la vita proproio per salvarlo.

Ciao fao75 e grazie per il contributo! Io volontariamente ho parlato solo di una tenda e non ho voluto citare nessuno...Su Nobile forse il tuo paragone calza e forse sei stato generoso... non dico di più. Ma adesso mi sfogo! Una figura che sento a me vicina è quella di Giuseppe Biagi l'Ufficiale Marconista del dirigibile Italia . Non mi capacito che un uomo definito come Eroe della banchisa Polare conosciuto in tutto il Mondo e che ha indossato la Divisa della Marina (non sò se era un Militare...) Italiana abbia "abbracciato" la professione di benzinaio fino alla fine dei suoi giorni a Roma per "sfamare" la propria famiglia. Che irriconoscenti.....

Saluti amari dal BOZ

La solita italica riconoscenza... difficile parlare di questa avventura senza parlare dei personaggi. Il mio paragone di Nobiele al personaggio attuale é riferito esclusivamente all'epilogo della storia. Per il resto era un grande esploratore, maggior esperto di dirigibili di quel periodo, e sul pack è rimasto anche lui a soffrire tutto il tempo con il fardello del comando e il peso dei morti sulla coscenza.
Scusate se faccio il saputello... Alle Svalbard è ancora presente il pilone da cui è partito il dirigibile.
Per gli amanti della storia alle svalbard successivamente occupate dai tedeschi nella II guerra, vennero posizionata una stazione meterologica. Successivamente liberate dagli alleati le stesse stazioni meteo permisero di prevedere il tempo per sfarrare l'attacco al D day.

Questa la cartolina della espol

ricordavo bene è al museo di milano

www.museoscienza.org/dipartimenti/catalo...ra%20e%20Artigianato

Ciao fao75 ed a chi mi legge. Alla fine aprendo questo topic avevo perso di vista la vera attinenza ai giorni nostri che senza fare nomi salta subito all'occhio....... Ho "tirato fuori" un 'altro libro del 1929 ed un ritaglio di giornale del 1930 (la testata è troppo di tendenza al regime e ve la risparmio) Le notizie ed i commenti sono di "prima mano". Ho fotografato qualche pagina.
Salutoni dal BOZ

Grazie fao75 per il link .Comunque le "fialette rosse" a cui fà riferimento il testo in realtà erano dei boccioni pieni di un liquido all'anilina rossa che lanciati dal dirigibile e cronometrandone l'impatto sul pack determinava l'altitudine.

Grazie per gli ultimi contributi.

E Comunque noi italiani siamo sempre i numeri 1 a creare polemiche.