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Importanza di avere un piano/strategia

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:lol: :lol:


Memento vivere ..Memento mori
#9965

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il piano di andy parte da presupposti non validi universalmente.
Innanzitutto quello di poter contare su un gruppo consolidato di persone che sanno tutte il fatto loro, o quanto meno, sanno cosa fare senza farsi prendere dal panico.
La realtà, tranne rarissimi casi, è diversa. Perfino all'interno di un singolo nucleo familiare sarà difficile che moglie e figli siano preparati almeno ad un livello minimo, anche se il marito è un sopravvivista di prim'ordine.
Men che meno sarà facile trovare addirittura diversi gruppi. Ciò che io ritengo molto più probabile è invece che molti si ritroveranno soli, con le loro famiglie e se hanno nomea di abili organizzatori, o anche solo di possedere qualceh scorta e attrezzatura utile, molti verranno a mendicare alla porta un aiuto. Ma questa sarà tutta gente da formare lì per lì, un peso, spiace dirlo, in una strategia organizzata come questa.
Ecco perché secondo me la strategia migliore è aperta, anche se si ha la certezza di avere amici e parenti tutti pronti con il loro zaino e il loro piano. Che intendo per strategia aperta? E' presto detto, secondo me ci si ritroverà soli, in casa, attoniti, se non terrorizzati. Si parte, si perdono le comunicazioni, la moglie dell'amico non si trova, è sparito il figlio, è sparito l'amico, tocca prendere la famiglia priva del capofamiglia, nel frattempo i vicini di casa bussano e chiedono supporto perché "sanno" che siamo escursionisti e avevamo avuto la vista lunga.
Un casino insomma. Serve quindi una strategia che non sia ingessata su un piano, che se saltano come prevedibile dei punti blocchi tutto il processo. La famiglia, o il singolo, deve imparare ad agire da sola/o, magari con la prospettiva di caricare a bordo qualceh disperato che non si ha il cuore di lasciare a marcire, ma che non era nei piani, non ha nulla se non le mutande che indossa e non ha la minima cognizione di trekking.
Comunque sono tutti scenari un po' di fantasia, perché la realtà è sempre o quasi diversa e molto più cruda, anche nelle nostre reazioni che non sono lucide come quando ne scriviamo su internet, ma l'importante è rimanere possibilisti sul fatto che ogni piano possa saltare e fare il botto se non si è lesti nel rispondere agli imprevisti.


L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l'esame, poi ti spiega la lezione.

Oscar Wilde
#12217

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sono daccordo solo a meta' col tuo discorso , Gabry.

e' vero che il panico dilaga anche quando ce' organizzazione, pero' dall essere preparati e non esserlo passa na bella differenza, credimi.


IL POTERE DELL UOMO SI CELA DIETRO UN SORRISO.
#12232

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sì ma non dico di non prepararsi, solo di essere pronti acché il piano non funzioni come dovrebbe...
Per altri invece un piano del genere è inattuabile in via di principio perché mancherebbero anche i presupposti.


L'esperienza è il tipo di insegnante più difficile. Prima ti fa l'esame, poi ti spiega la lezione.

Oscar Wilde
#12241

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