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Preparazione

20150203-FFFEsistono dei meccanismi di difesa automatici che scattano in caso di pericolo o di forte stress. Queste reazioni sono comuni a tutti e fanno parte del nostro comportamento ancestrale, affianto durante secoli di selezione naturale e di evoluzione della nostra specie. Entrano in gioco ogni volta che ci sentiamo minacciati e sono quelli che il più delle volte ci aiutano a restare vivi
Conoscere questi meccanismi ci aiuta a capire le nostre reazioni e quindi a fare i conti con noi stessi. Dobbiamo fare i conti con essi e tenerne conto in ogni piano d'azione. Conosciamo quindi le tre F della rezione al pericolo.

 

La natura umana
Fin da quando eravamo rettili, prima che l'evoluzione ci portasse ad essere la specie dominante, il nostro cervello e le sue reazioni sono state la prima arma a disposizione per reagire alle situazioni di pericolo. Nei secoli questi meccanismi si sono affinati e sono presenti in tutti noi. Possiamo scorgere la loro presenza anche in gesti comuni e quotidiani e a maggior ragione si presentano in diverse situazioni.
Freeze-Fight-Flight (bloccarsi, scappare, combattere) sono le tre F della reazione istintiva alle minacce di qualsiasi tipo. Questi tre meccanismi sono messi in atto da tutti e sempre in questo ordine. Non c'è modo di scavalcare questa programmazione nel nostro cervello, specie quando parte in automatico. Sono scritti "nell'hardware" del nostro cervello: il sistema limbico.


Freeze - Bloccarsi
La prima rezione che siamo programmati a tenere in caso di pericolo è bloccarci e restare immobili. Si può spiegare facilmente questo comportamento se si torna indietro alcuni migliaia (che dal punto di vista evolutivo vuol dire 'ieri') quando l'uomo primitivo era esposto alla minaccia dei predatori. La maggior parte dei predatori, anche oggi, riesce a vedere molto meglio gli oggetti in movimento che quelli fermi. Non sorprende quindi che una preda umana immobile avesse qualche possibilità in più di non essere vista e quindi di sopravvivere.
Nella vita di tutti i giorni vediamo questo comportamento ogni volta che siamo sopredi da qualcosa di inattivo e improvviso. Un boato alle nostre spalle ci blocca sul posto per alcuni secondi, se siamo a tavola con la famiglia e suona il campanello tutti si fermano e si guardano per un istante prima di proferire parola o di andare a vedere chi è.
Questa reazione automatica spiega l'enorme vantaggio che si ha con l'effetto sorpresa, anche se dura pochi istanti.


Flight - Fuggire
La seconda reazione è quella di fuga, ed entra in gioco dopo che la prima ci appare insufficiente a salvare la situazione. In questo caso il comportamento è semplice: mettere più distanza e ostacoli possibili tra noi e il pericolo che ci minaccia.
La fuga si può manifestare in molti modi, non è necessario che ci porti a correre. Allontanarci dalla fonte di un rumore, distogliere lo sguardo da qualcosa di sgradevole, fare un passo indietro rispetto ad un estraneo che ci chiede l'ora sono nascono da questo stesso istinto. Allo stesso modo mettere un tavolo, una sedia, una borsa tra noi ed un interlocutore sgradevole sono comportamenti inconsci che facciamo senza redenrci conto, ma che hanno questo scopo: la distanza fisica tra noi ed una fonte di pericolo o stress.


Fight - Combattere
Il combattimento è solo l'ultima risorsa a cui attingiamo, come mammiferi, nel caso non ci sia altra opzione disponibile. Questo stesso comportamento lo possiamo vedere anche nei grandi predatori: tigri e squali se minacciati preferiscono fuggire se ne hanno la possibilità, piuttosto che correre l'inutile rischio di uno scontro. E' solo quando non ci sono opzioni più sicure che ci si arrischia a combattere. Vi sono molti altri esempi di come nel regno animale (noi compresi) si cerchi di scongiurare uno scontro, rituali di minaccia o l'esposizione di zanne, artigli e muscoli servono appunto a questo.
Oltre al combattimento fisico, possiamo annettere a questo comportamento le discussioni, alzare la voce, assumere comportamenti aggressivi e adottare una gestualità minacciosa.


Confrontarsi con le tre F
Come abbiamo detto queste reazioni sono scritte direttamente nella nostra mente, e come questa ve ne sono moltissime altre. Questi comportamenti sono innati come ridere e starnutire, e non possiamo estirparle in alcun modo come non si può trattenere più di tanto una risata o uno starnuto, non c'è addestramento o allenamento che tengano. E' quindi importantissimo conoscerle per tenerne conto.

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