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Preparazione

20160120 FreddoDopo aver visto nell'articolo precedente come strutturare il nostro abbigliamento, passiamo a vedere come vestire le singole parti del corpo. Come possiamo proteggere testa mani e piedi? Quali sono le particolarità di ogni capo? Ci sono capi più indicati di altri?

 

La testa

Come è noto, la testa è una delle parti del corpo che scambia più calore con l'esterno, fino al 40% del totale. Questo  dovuto sia al fatto che spesso è la parte più scoperta, sia perchè sta in alto (e il calore sale) sia per come è fatta (capillari, vascolarizzazione, presenza di naso e bocca). E va considerato che subito sotto c'è il collo... altra parte del corpo che disperde molto calore.

Obbligatorio quindi avere a disposizione sciarpe, berretti, cappelli, passamontagna, paraorecchie o altri accessori adatti a coprire testa e collo. Possono essere di pile, di lana o altre fibre tecniche. Molto utile anche un cappuccio nella giacca, che sarà anche isolante ed impermeabile. In questo caso il cappuccio andrà chiuso quanto più possibile attorno al viso.

 

I piedi

L'estremità opposta è altrettanto importante. I piedi disperdono molto calore attraverso il contatto con il terreno, soprattutto in caso di pioggia o neve. Chi sa un po' di storia ricorderà come i soldati di Napoleone hanno sofferto contro "il generale Inverno" durante la campagna di Russia... E' fodamentale che le scarpe siano impermeabili, traspiranti, con una spessa suola che isoli dal terreno. Vi sono ottimi anfibi militari e prodotti da treking che svolgono questo compito alla perfezione. Se c'è un articolo su cui non bisogna badare a spese è questo. Il piede deve restare sempre il più asciutto possibile, non solo per il freddo ma anche per evitare problemi sanitari.

Si passa poi a considerare le calze. Anche in questo caso mai il cotone. C'è chi consiglia di usare fino a due paia di calze, e chi lo eviterebbe. Il consiglio migliore è quello di provare per verificare come ci si trova meglio. Anche in questo caso fibre sintetiche oppure, tra quelle naturali, la seta. E' raccomandabile avere con se delle calze di ricambio, a volte anche pià paia (ad esempio nella BOB).

 

Le mani

Le mani sono le prime parti del corpo che si congelano, anche perchè spesso devono venire a contatto con materiali freddi o bagnati. Anche in questo caso l'approccio a strati è vincente: si può partire con dei sottoguanti in seta, usare degli spessi guanti di lana o altre fibre tecniche di sintesi e concludere con delle moffole che, rispetto ai guanti, offrono il vantaggio di tenere le dita vicine tra loro disperdendo meno calore. Qunado bisogna passare a "darsi da fare" possiamo usare dei guanti da lavoro imbottiti, come ad esempio quelli da usare nelle celle frigorifere che sono molto resistenti ed economici.

  

Il corpo

Partiamo dalla biancheria: anche in questo caso a contatto della pelle preferiamo materiale tecnico traspirante che assorba l'umidità del corpo. Meglio optare per maniche lunghe ed aggiungere una calzamaglia. Nei casi di emergenza c'è chi usa anche i collant: se funzionano non c'è nulla di cui vergognarsi, oltretutto si possono impiegare per molti altri scopi da survival. Possiamo integrare poi con micropile sia per il busto che per le gambe, o con pesanti camicie di flanella. Copriamo il tutto con pile, pantaloni pesanti invernali. Un piumino smanicato aggiunge un'ultimo ottimo strato.

Per ultimo, va tutto coperto con una giacca che impedisca a vento ed acqua di entrare. Se il clima è davvero rigido si possono usare dei sopra-pantaloni impermeabili. La giacca andrà ovviamente allacciata il più possibile, con cerniere e bottoni. Particolare attenzione andrà posta per le aperture sui polsi, sul collo (che andrà chiusa dalla sciarpa) e tutto intorno alla via o ai fianchi: in questo caso stringere laccetti o altre chiusure che impediscano all'aria fredda di passare da sotto.

 

Nella prossima ultima parte vedremo alcuni importanti accorgimenti da adottare.

 

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