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Fai da te
20130930-Orto1Generalmente il tema della produzione di cibo tende ad essere accantonata e sottovalutata, vuoi per la possibilità ormai concreta di garantirsi considerevoli stock di cibo a lunga conservazione a prezzi tutto sommato abbordabili, vuoi per l’impossibilità di gestire uno spazio verde vivendo in città.
Ma se consideriamo la produzione di cibo su piccola scala potremo rivalutare il tutto come un utile esercizio finalizzato ad impadronirci di nuove conoscenze.
 
Sperimentare per imparare
Se consideriamo la necessità di produrre cibo autonomamente, è indispensabile ampliare la nostra rosa di conoscenze su una materia fondamentale come l’ agricoltura. Ma questa non è una materia facile, richiede cure ed impegno! Iniziare allora a produrre qualcosa "in piccolo" avrà un suo preciso scopo, ovvero quello di capire se in caso di necessità saremo in grado di prenderci cura di qualcosa che dipende in tutto e per tutto dalla nostra assistenza.
 
 
Dove iniziare?
Iniziamo con il valutare le risorse a nostra disposizione: un terrazzo, un balcone, un giardino o una parte di esso che solitamente trascuriamo. La posizione e l’irraggiamento solare saranno determinanti in merito a quello che potremo seminare e ottenere dal nostro spazio: se in piena terra generalmente è ambita una posizione di “pieno sole” (ovvero con esposizione sud o sud-est), potrebbe non essere lo stesso per il nostro balcone: piastrelle e muri contribuiscono ad emettere calore dal basso verso l’alto anche nelle ore notturne incrementando il tasso di evaporazione dell’acqua presente nei nostri vasi. 
Ovviamente non possiamo "spostare" il balcone! Sarà quindi necessario prendere le dovute precauzioni ed adottare le specifiche strategie in base al posto che avremo a disposizione.
 
Strumenti:
Considerato che il contesto primario è il balcone dove andremo a lavorare in vasi gli utensili che ci torneranno sicuramente utili sono pochi: una paletta, un sarchiatore una forbice da giardino e un annaffiatoio. Tutti questi materiali si trovano facilmente nezza sezione "giardinaggio" di qualsiasi negozio di "fai da te".
Particolare attenzione va messa nella scelta dei vasi, non tanto per il materiale, quanto nella dimensione e nella forma. Sono da preferirsi di profondità non inferiore a 25-30 cm e rigorosamente di forma rettangolare, la quale ci consentirà di gestire in modo razionale il nostro spazio; il principio è che più terra conterrà il nostro vaso, più saranno le colture che potrò farvi crescere. 
Inoltre non dobbiamo sottostimare le necessità delle nostre orticole, le quali sono più voraci di quanto si possa pensare.
 
E adesso?
E adesso non ci resta che provare a far crescere qualcosa di “semplice” e consono alla stagione in cui ci troviamo senza dilungarci ulteriormente sugli aspetti tecnici che approfondiremo in seguito in maniera più dettagliata.
Per quanto sia sottovalutato, l’orto autunnale offre molti vantaggi. Potremo dedicarcia varietà che sono intrinsecamente più resistenti di quelle estive, Inoltre l’autunno solitamente è caratterizzato da abbondanti precipitazioni, che ridurranno la necessità di annaffiare. 
Questi aspetti faciliteranno i neofiti, visto che ci daranno un margine di manovra più ampio in merito agli inevitabili errori che commetteremo.
 
Cosa piantare
Per quanto riguarda la scelta delle piantine da mettere a dimora nei vostri vasi, conviene come primo facile esercizio appoggiarsi ad un vivaio per l’ acquisto di piantine già formate che andranno trapiantate in vaso. Ma solo per la qeusta volta!! Il periodo infatto (ormai è ottobre) non è idoneo alla semina di colture autunnali (in genere vanno seminate nella metà di agosto). 
La scelta dovrà ricadere possibilmente su insalate tipo serzetto, invidia scarola, lattuga romana, radicchio rosso, spinaci. Tutte piante che generalmente vegetano bene anche in vaso.
 
Buon lavoro a tutti !
 
Paolo Wood per Prepper.it

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