Prepper.it fa uso di cookies classificati come "strettamente necessari" alla navigazione. Se continuate nella navigazione del sito acconsentite all'utilizzo degli stessi

 

KIT

20130518-spykitLa dotazione di un agente dell'intelligence in missione non è di pubblico dominio. La maggior parte di noi può farsi un'idea su siti internet dedicati a questi gadget o godendosi un film di James Bond, nella tipica scena in cui "Q" illustra le fattezze e le possibilità fornite da suoi giocattoli di ultima generazione.

Tuttavia il dubbio che questo kit sia parecchio romanzato e lontano dalla realtà è più che lecito e fondato. Questo fino a quando una vera spia della CIA mette il piede in fallo e si fa catturare dai russi (anche questo ha un forte sapore cinematografico che sa di guerra fredda). Recentemente infatti Ryan Christopher Fogle è stato riconsegnato dal neo-KGB alla CIA, con tanto di messa in mostra dei suoi effetti personali "particolari". Che si rivelano essere molto meno speciali di quello che ci si può immaginare.

 

La spia acciuffata 

Ryan Fogle era un segretario dell'ambasciata USA a Mosca. All'inizio di questa settimana è stato catturato dai Servizi Segreti della Russia Federale, riconsegnato all'ambasciatore Michael McFaul ed espulso con l'accusa di voler addescare e reclutare un'agente segreto russo per farlo passare dalla propria parte.

La notizia è stata (ovviamente) diffusa su tutti i media russi che hanno avuto buon gioco a mostrare alle TV una spia imbarazzatissima ed un ambasciatore ancora più in difficoltà a giustificare la situazione, dare spiegazioni, ad un ufficiale russo che si dimostrava indignato e stupito per gli avvenimenti.

 

Il kit della spia

I media tra l'altro hanno mostrato la dotazione che Fogle aveva con se. Alcuni elementi sono sicuramente poco comuni, ma decisamente ordinari e dal basso profilo tecnologico.

20130518-spykit2

Nel kit vediamo:

  • mascheramento: due parrucche, tre occhiali da sole, un cappellino
  • navigazione: una cartina di Mosca, una bussola da cartografo
  • documenti: documenti identificativi dell'ambasciata, un contenitore per documenti in grado di bloccare i lettori RFID
  • comunicazione: telefonino (NON uno smart-phone!) con auricolare
  • protezione personale: dello spray al peperoncino, un coltello pieghevole
  • strumenti: una torcia, un'accendino usa e getta, un taccuino, un coltellino multiuso di piccole dimensioni, una torcia a bottone a led, una biro (pare)
  • la missione: un documento con l'offerta da consegnare alla spia da corrompere, tre buste contenenti alcune migliaia di euro in banconote da 500

 

Come vediamo gli elementi sono facilmente reperibili, e non a caso fanno parte dell' EDC di molti prepper.

Più particolari le parrucche, usate per mimetizzarsi e cambiare aspetto, e gli elementi specifici della sua missione: i soldi ed il documento con l'offerta d'ingaggio.

Oltre a parte questo vediamo due elementi anti-hi-tech: un telefonino molto semplice e datato (forse per per evitare software spia, localizzatori GPS o altro?) ed una busta "RFID Shield", in cui mettere il passaporto (quello USA è dotato di chip di questo tipo) per non farlo leggere breve a distanza.

Niente orologi con laser incorporato, biro pronte ad esplodere proiettili o scompartimenti segreti nel tacco della scarpa. Evidentemente non è "il giocattolo" che fa la spia e non è la dotazione quella che conta, ma come si è in grado di usarla al meglio per raggiungere i propri obiettivi.

Va ricordato che i servizi segreti sono spesso definiti "di Intelligence". Evidentemente lo strumento più importante è e resta sempre il cervello.

Sponsors