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Pronto Soccorso

20150518 SpostamentoFeritiSiamo arrivati sul luogo di un incidente e vediamo un infortunato: è incosciente e vicino a lui c’è un incendio che si sta avvicinando. Decidiamo di intervenire ma la scena è pericolosa, soprattutto per lui… Come fare per spostare correttamente un ferito e portarlo in salvo?

Una regola generale impone che un traumatizzato non vada mai spostato, tuttavia si può contravvenire a questa imposizione quando il luogo dell’incidente pone l’infortunato in immediato pericolo, come può essere appunto un incendio che avanza o una strada trafficata, oppure quando l’intervento sul paziente ne richiede un diverso posizionamento (ad esempio per praticare un massaggio cardiaco). Ecco come procedere in questi casi.

 

Prima di muoversi

Se c’è il minimo sospetto che possa esserci una lesione alla colonna, questa non deve essere mai piegata né torta: la testa, il collo e il tronco devono rimanere sempre sullo stesso asse, tramite l’utilizzo di un collare o, in assenza, attraverso opportune manovre.
Se invece il paziente non è vittima di un trauma, come può essere una persona svenuta i metodi di spostamento possono anche essere un po’ più rudi ma efficaci.

 

Attenzione: valutare sempre tutte le variabili... pensare prima di agire!

Prima di buttarci a capofitto nella situazione, bisogna:

  • stimare il peso del soggetto;
  • immaginare il percorso da compiere;
  • decidere, se si è in più persone, chi farà da team leader, il soccorritore capo che darà il tempo e le indicazioni.

 

Come sempre, bisogna stare attenti a proteggere sé stessi e il paziente: quest’ultimo va protetto dagli sbalzi termici, magari coprendolo con una coperta, e dai movimenti inconsulti che mettono a rischio la colonna; i soccorritori invece dovranno stare attenti a come lo sollevano, utilizzando solo i muscoli delle gambe e facendo movimenti corretti, per evitare di subire contratture o infortuni alla schiena.

 

La tecnica corretta
Basta un solo soccorritore per spostare un infortunato e vi sono diverse tecniche che lo rendono possibile:

  • lo si può trascinare per le caviglie, dopo aver preventivamente sollevato le braccia e legato i polsi, in modo da tenere il collo fermo;
  • lo si può trascinare dal busto ponendosi alle sue spalle, facendo passare le braccia sotto le sue ascelle e tenendolo per i polsi, che sono stati incrociati sul petto;
  • lo si può caricare sul dorso, dopo aver fatto passare le sue braccia sulle nostre spalle e averle incrociate sul nostro petto;
  • gli si può mettere sotto il corpo una coperta, in modo da trascinarlo.

 

Tutte queste tecniche hanno dei limiti: non possono essere utilizzate su superfici accidentate (la coperta non si sposterebbe o il paziente potrebbe ferirsi sulla schiena) e in presenza di fratture.


Una tecnica che ci permette di spostare un paziente rapidamente e per tratti anche lunghi è la tecnica del pompiere: anche se non più usata da questa figura professionale per il rischio di esposizione al fumo e di complicazione delle lesioni, è tuttora la tecnica più veloce in mano ai soccorritori che permette uno spostamento in ogni situazione e su tutti i tipi di terreno. Essenzialmente si tratta di caricarsi il paziente sulle spalle con la serie di movimenti mostrati dall’immagine:

 

 

 

Utile anche mostrare la manovra di Rautek (o estrinsecazione rapida), tecnica che ci permette di estrarre in sicurezza una persona priva di coscienza all’interno di un veicolo: si appoggiano gli avambracci sul paziente, il sinistro sul petto e il destro sulla schiena; le mani vanno a raddrizzare la testa tenendola saldamente (nel sospetto di lesioni della colonna); si appoggia la testa del paziente sulla spalla o sul capo tenendola ferma con la mano sinistra, intanto la destra passa sotto l’ascella dello stesso lato del paziente e afferra il polso sinistro; in questa posizione si può estrarre il paziente, facendo sempre attenzione a non movimentare troppo il collo.

 

 

 

Un team di soccorritori
Se si è in più soccorritori e il paziente è collaborante si possono tentare altre opzioni, come

  • il trasporto a seggiolino: i soccorritori, uno di fronte all'altro afferrano il proprio polso sinistro con la propria mano destra, e il polso destro del compagno con la mano sinistra, formando così un quadrilatero su cui si siederà il paziente da trasportare.
  • trasporto per le estremità: un soccorritore, alle spalle del ferito, lo abbraccia al busto, l'altro dandogli le spalle afferra le gambe
  • il trasporto su sedia (o altro supporto): il ferito è posto su una sedia, o su una coperta o su una porta divelta. I soccorritori, due o più, useranno assieme il supporto per muovere il ferito.

 

In queste situazioni tutti dovranno muoversi al comando del team leader, per evitare il gravare disomogeneo del peso con conseguente disallineamento del trasportato. Il trasporto deve essere sempre il più breve possibile, e deve mirare a mettere l’infortunato nella posizione e nelle condizioni più sicure dove attendere i soccorsi qualificati.

 

 

Info:
DocMax è in realta il Dr. Massimiliano Bellisario, Medico Chirurgo specializzato in Medicina Generale e appassionato di Medicina dei Disastri.Collaborazione con Prepper.it per divulgare informazioni corrette riguardo al primo soccorso in caso di emergenze. Gestice la pagina facebook Facebook.com/NextSolarStorm  dedicata alla sua guida di sopravvivenza alle tempeste solari

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