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Preparazione

20141205-DepenalizzazioneIl Consiglio dei Ministri ha varato, in notturna, il testo del Decreto legislativo di attuazione della Legge delega 67/2014 che prevede, di fatto,la cancellazione (ma loro preferiscono chiamarla depenalizzazione) di alcuni reati definiti "minori", ma che sono di fatto l'incubo di molti cittadini.
Lo scenario che se ne può derivare è il completo far-west. C'è di che aver paura...

 

Cosa non sarà più punito
Secondo quanto previsto dalla Legge Delega non si finirà più in carcere per 112 reati tra cui questi:

  • La cosiddetta "microcriminalità":Esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza, Furto, Appropriazione indebita
  • Contro le persone: Abbandono di persone minori o incapaci, Atti osceni, Atti persecutori (stalking), Corruzione di minorenne, Diffamazione, Incesto, Ingiuria, Minaccia, Lesione personale, Omicidio colposo, Percosse, Rissa, Violenza privata, Stato d’incapacità procurato mediante violenza
  • Abusi: Abuso dei mezzi di correzione o di disciplina, Abuso d’ufficio, Arresto illegale, Favoreggiamento, Violazione di domicilio commessa dal P.U.
  • Inganni e frodi: Abusivo esercizio di una professione, Adulterazione o contraffazione di cose in danno della pubblica salute (farmaci), Commercio o somministrazione di medicinali guasti, Commercio di sostanze alimentari nocive, Corruzione, Insolvenza fraudolenta, Possesso e fabbricazione di documenti di identificazione falsi, Truffa
  • Occupazioni: Arbitraria invasione e occupazione di aziende agricole o industriali, Invasione di terreni o edifici, Violazione di domicilio
  • Danneggiamenti: Sabotaggio, Attentato a impianti di pubblica utilità, Attentati alla sicurezza dei trasporti ( e il terrorismo?), Danneggiamento di vario tipo, Fabbricazione o detenzione di materie esplodenti
  • Disastri: Crollo di costruzioni o altri disastri dolosi, Deviazione di acque e modifiche dello stato dei luoghi, Rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro
  • Contro gli animali: Divieto di combattimento tra animali, Maltrattamento di animali, Uccisione o danneggiamento di animali altrui, Uccisione di animali
  • Contro lo Stato stesso: False informazioni al P.M., Falsità materiale del P.U., Frode nelle pubbliche forniture, Frode processuale, Frodi contro le industrie nazionali, Inadempimento di contratti di pubbliche forniture, Oltraggio a P.U., Intralcio alla giustizia, Istigazione a delinquere o a disobbedire alle leggi, Resistenza a P.U.

 

Una volta era almeno cronaca

Spaventa vedere come i reati che hanno riempito pagine di cronache negli ultimi anni e che hanno spinto l'opinione pubblica a chiedere l'intervento dello Stato siano ora "cose di poco conto".

Pensate infatti ora a tutti i casi di femminicidio, maltrattamenti, occupazioni abusive di immobili, frodi, il disastro del Giglio e la casa dello studente de L'Aquila, tutti i casi di minori e di anziani maltrattati, le persone a cui sono stati sottratte i soldi di una vita con un raggiro,

 

Liberi senza deterrenti

Da una parte era piuttosto condiviso che fosse praticamente impossibile per le Forze dell'Ordine stare dietro a tutti i reati di questo tipo, e che poi molti di questi andassero prescritti. Tuttavia la presena di pene previste per questi casi era comunque un deterrente per i criminali e rappresentava la sperana di giustizia per gli onesti.

Ora pare del tutto evidente che i disonesti avranno un problema in meno e la garanzia che non succederà loro nulla, mentre gli onesti sanno già che in questi casi non ci sarà nessuno che verrà loro in soccorso.

 

Cosa aspettarsi

Difficile capire quanto cambierà la nostra società dopo questo provvedimento a dir poco sciagurato, ma resta la certezza che se ci saranno dei cambiamenti saranno in peggio, specie per le fasce più deboli della popolazione.  Tra tutte emerge un pensiero inquetante: quanto passerà prima che una persona truffata, ingannata, picchiata o derubata decida di farsi giustizia da se ora che sa di non rischiare conseguenze legali per percosse, rissa e violenza privata ?

 

Links:

 

ADDENDUM

Vista la richiesta ed il cospicuo numero di persone comprensibilmente incredule davanti a tutto questo, abbiamo fatto altre ricerche ed abbiamo, purtroppo, trovato delle conferme. Andando in ordine cronologico troviamo :

La gazzetta ufficiale con la pubblicazione della Legge Delega al Governo in materia di pene detentive non carcerarie e di riforma del sistema sanzionatorio n° 67 del 28 Aprile 2014. 

http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/05/02/14G00070/sg

 

La relazione del Consiglio dei Ministri numero 40 datato 1° Dicembre 2014 in cui leggiamo :

NON PUNIBILITÀ PER PARTICOLARE TENUITÀ DEL FATTO
Disposizioni in materia di non punibilità per particolare tenuità del fatto (decreto legislativo – esame preliminare)

Su proposta del Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, di concerto con il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pietro Carlo Padoan, il Consiglio dei Ministri ha approvato uno schema di decreto delegato che recepisce le proposte elaborate dalla commissione ministeriale nominata con D.M. 27 maggio 2014 e presieduta dal prof. Francesco Palazzo con l’obiettivo di rivedere il sistema sanzionatorio e dare attuazione alla legge delega 67/2014 in materia di pene detentive non carcerarie e depenalizzazione.
L’istituto, costruito quale causa di non punibilità, consentirà una più rapida definizione, con decreto di archiviazione o con sentenza di assoluzione, dei procedimenti iniziati nei confronti di soggetti che abbiano commesso fatti di penale rilievo caratterizzati da una complessiva tenuità del fatto, evitando l’avvio di giudizi complessi e dispendiosi laddove la sanzione penale non risulti necessaria. Resta ferma la possibilità, per le persone offese, di ottenere serio ed adeguato ristoro nella competente sede civile. L’attuazione della delega consentirà ragionevolmente, nel breve periodo, di deflazionare il carico giudiziario restituendo alla giustizia la possibilità di affrontare con nuove energie indagini e processi complessi, la cui definizione possa essere ritardata o ostacolata dalla pendenza di processi relativi a fatti di particolare tenuità.

http://www.governo.it/Governo/ConsiglioMinistri/dettaglio.asp?d=77349

Per una spiegazione più dettagliata e che conferma quanto scritto nell'articolo vi consigliamo questo articolo di Alessio Scarcella - Consigliere della Corte Suprema di Cassazione - su IPSOA.ithttp://www.ipsoa.it/documents/impresa/rischi-dimpresa/quotidiano/2014/12/03/particolare-tenuita-del-fatto-e-non-punibilita-impatti-sui-reati-societari-fallimentari-tributari

 

Unica "consolazione" è che "il giudice, prima di emettere sentenza di “proscioglimento” per tenuità del fatto, deve “sentire” anche la persona offesa, così consentendo alla stessa di interloquire sul tema della tenuità, al pari del PM e dell’imputato". Ovvero sia vittima e aggressore, messi sullo stesso piano, dovranno mettersi d'accordo sul fatto che il reato sia grave o meno. Una situazione che avrebbe del diricolo se non fosse drammatica.

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