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Sicurezza

20140307-ArmiDifesaEsce oggi in edicola un numero speciale di L'Espresso con un'inchiesta sulle armi da fuoco in italia. Gradualmente e con piccoli incrementi aumenta il numero di civili che si dota di armi da fuoco. La molla non è quella di un utilizzo sportivo, ma la ricerca di una protezione più tempestiva e garantita in caso di aggressioni e furti domestici.

Quando le risposte date dagli enti preposti non soddisfano, insomma, gli italiani si rivolgono al "fai da te": un sintomo della paura e dell'insicurezza in cui molti vivono, che cercano di gestire autonomamente, nonostante i molti rischi che ne derivano...

 

Furti in appartamento

Contestualmente i dati dell'Università Cattolica di Milano ci dicono che i furti in appartamento avvengono al ritmo di uno ogni 2 minuti, a cui vanno aggiunti tutti quelli per cui i cittadini rassegnati non espongono denuncia. In alcune città e regioni d'Italia rispetto al 2004 c'è stato addirittura un raddoppio del numero dei casi. Tra le regioni più colpite Umbria, Lombardia,Toscana, Friuli Venezia Giulia. Le tranquille province sono più colpite che le città.

 

Meno protezione

Le forze dell'ordine continuano a vendere decurtate le loro risorse ed i loro mezzi: stanno per chiudere 200 uffici e il Ministero dell'Interno sta per tagliare 1,8 miliardi di euro dagli stipendi di Polizia e Carabinieri...  Più criminalità e meno risorse a chi ci difende. E' stato poi abbassato il tetto del numero massimo delle licenze di porto d'armi da difesa.

 

La conseguenza

Che fare? la risposta pare immediata: "ci penso io"... ma questa decisione è davvero saggia come apapre a prima vista??  Molti si sono quindi rivolti a poligoni e centri sportivi: seguono corsi che vanno dal maneggio in sicurezza dell'arma a vere e proprie simulazioni di effrazioni.

Stando alle statistiche internzaionali la ricetta parrebbe funzionare: i dati della tabella qui sotto sembrano indicare che maggiore è il numero delle armi da fuoco, minore è il numero degli omicidi.

 

Ogni 100 abitanti... Italia Finlandia Francia Svezia Germania
Armi possedute 11,9 45,3 31,2 31,6 30,3
Omicidi da armi da fuoco 0,71 0,45 0,06 0,41 0,19

 

Da non dimenticare mai...

Sebbene molti concordino con l'adagio "meglio un brutto processo che un bel funerale", ci sono alcune cose a cui bisogna prestare attenzione nel momento in cui si pensa alla difesa abitativa armata:

  • un ferimento o peggio un'omicidio a seguito di un tentativo di difesa restanto sempre e comunque reati gravi con le relative conseguenze. Non sono pochi i casi di cittadini sotto processo per aver ecceduto nella legittima difesa inseguendo il ladro che ormai scappando non rappresentava più un pericolo.
  • un'effrazione domestica non è mai una automatica autorizzazione a sparare.
  • non bisogna dimenticare il rischio intrinseco di avere un'arma in casa, per se e per i propri cari. Si va dal furto dell'arma stessa agli incidenti di maneggio durante la pulizia e manutenzione.
  • non bisogna mai assumere che eventuali situazioni pericolose si svolgeranno come ce le immaginiamo: dobbiamo tenere presente che i livelli di tensione, sorpresa adrenalina e paura saranno contro di noi e che ogni cosa può andare storta. In questi casi sbagliare mira e ferire un'innocente è un rischio enorme.

 

Se bisogna farlo... facciamolo bene

La difesa armata quindi non è di per se una soluzione esente da risvolti molto pericolosi. E' bene quindi evitare il "fai da te" e rivolgersi a professionisti seri per la preparazione e l'addestramento che chiariscano tutti i rischie le problematiche coinvolte, siano esse tattiche e legali, e che possano fornire una preparazione adeguata su tutti questi aspetti in un percorso che, potete scommeterci, non sarà ne semplice ne breve.

 

 

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