Capita purtroppo che periodicamente i fatti di cronaca nera riportino attenzione sull'argomento della legittima difesa. Capita anche, a peggiorare la situazione, che si scateni il fenomeno delle fake news e dello sciacallaggio di parte che punta a raffigurare una situazione in cui l'onesto cittadino è privato del diritto della legittima difesa a vantaggio del criminale a cui si vuole far trovare il paese del bengodi. Ma è davvero così?
E' questo il caso di una piccola novità che viene dalla Russia, che sicuramente farà discutere ma che si basa su una idea che po tanto sbagliata non è: la difesa personale col selfie stick!
In questo articolo vi proponiamo una analisi (lunga, ma vale ogni parola ) sullo stato della legittima difesa dal punto di vista giuridico. L'autore è Francesco Scinia, già dipendente al servizio del Ministero dell'Interno e autore del libro "L'Arma: comprarla come e perchè".
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Se mentre nella "difesa classica" cerchiamo di difenderci da persone quali ubriachi, tossicodipendent, molestatori o delinquenti abituali, nella difesa un prepper deve presuppore un livello di ostilità molto maggiore della popolazione con una percentuale di possibili aggressori più elevata.
Quindi viene da chiedersi in cosa differiscano questi approci: se posso difendermi da persone che delinquono abitualmente o per mestiere posso difendermi da qualsiasi persona? La risposta è no.
Come sempre siamo partiti da un'analisi del fenomeno e dai dati reali ed ufficiali, così da eliminare inutili "rimedi della nonna", leggende metropolitane e dicerie che sarebbero un'impedimento ad una reale e seria protezione dei nostri spazi. Quello che vi proponiamo quindi è un'approccio serio, motivato, e basato sui fatti.