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20130419-pensioniIl presidente dell' INPS Antonio Mastrapasqua scrive ai ministri Grilli e Fornero una preoccupante relazione: la situazione dell'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale attualmente permette di erogare le pensioni fino al 2015. Dopo quella data sono possibili rallentamenti e/o tagli.

E se la situazione attualmente non è rosea, le previsioni sembrano essere solo peggio. l'INPS sconta già enormi buchi di bilancio ereditati negli anni, e si appresta a gestire la situazione aggravata da ulteriori tagli. Quale destino per i nostri pensionati?

Non è la prima volta che Mastrapasqua ci da notizie shock. Era l'ottobre del 2012 quando lanciò quella che ora sembra essere una profezia che si sta avverando. Tre anni fa infatti disse: “Se dovessimo dare la simulazione della pensione ai parasubordinati rischieremmo un sommovimento sociale”.

 

Cosa ci porta in questa situazione?
Nel bilancio di previsione 2013 salta fuori un quadro disastroso: l'Inps deve pagare 265.8 miliardi in prestazioni previdenziali e l'incasso dei nuovi contributi è ipotizzato intorno ad un gettito di 213.7 miliardi, quindi affinché la "baracca" stia in piedi si deve confidare in qualcosa/qualcuno che compensi l'ammanco. Inoltre l'INPS ha dovuto assorbire Inpdap che nel 2011 presentava un passivo di oltre 15 miliardi di euro ora arrivato arrivato a 23,7 miliardi di euro.


20130419-pensioni2Cosa possiamo aspettarci?
Ovviamente nulla di buono. Già oggi non è difficile vedere i nostri anziani che, dopo una vita di lavoro, girano tra le rimanenze di frutta e verdura alla chiusura dei mercati rionali. Al momento la situazione politica del Paese è tale da non potersi aspettare soluzioni di sorta, men che meno a problemi di questa portata.
Non possiamo non concordare con Gino Strada che ribattezza la Crisi come "Ingiustizia Sociale", in cui a farne le spese sono sempre i più deboli.

 

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