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20160402 Imprevisti“Un breve racconto verosimile per definire chi è il prepper, una figura in grado di fronteggiare i "piccoli" imprevisti quotidiani.”

 

7:40 A.M: Ultimo sguardo all’orario dei treni, sistematina al ciuffo ribelle ed eccolo lì, Luca è per strada, corre verso la fermata del bus. Valigia, tracolla e biglietto alla mano, si dirige verso l’ultima lezione di anatomia umana, l’ultima, prima delle vacanze natalizie.

 

2:20 P.M: Luca è di nuovo di corsa, questa volta è il treno ad attenderlo.” Partenza ore 14:30” annuncia il tabellone luminoso. Giunge giusto in tempo al proprio posto, mette la valigia nella cappelliera e mantiene al proprio fianco la tracolla, sa bene che in quella scomoda canvas ci sta il necessario per affrontare al
meglio il viaggio.
Auricolari nelle orecchie, si rilassa in vista dei seicento chilometri ancora da percorrere, perso tra le note di chissà quale sinfonia chiude gli occhi e si perde tra le braccia della tiepida aria condizionata.

 

4:40 P.M: Quando si dorme profondamente non ci si rende conto di ciò che succede intorno, ma le urla e il trambusto iniziano ad essere insopportabili e si fanno strada tra i sogni del nostro amico. Luca è in piedi, sull’uscio della cabina, ancora intontito dal sonno, probabilmente anche dalla pesante coltre
di fumo proveniente  dalla testa del treno. Ancora la situazione non è chiara, ma già afferra, con la mano destra, una torcia, mentre con l’altra mano
mantiene su naso e bocca una bandana inumidita con acqua.
Lo scenario non è rassicurante, controllori e polizia ferroviaria corrono verso il fumo, una parte dei passeggeri si rifugia nelle proprie cabine, una parte cerca possibili vie di fuga portandosi negli spazi tra i vagoni. Luca da una rapida occhiata ai passeggeri che viaggiano al suo fianco; due anziani acciaccati, un giovane in evidente stato d’ansia, una bambina che si stringe forte alla madre.
I notiziari degli ultimi mesi non sono stati rassicuranti; attentati in tutta Europa hanno tarlato la serenità dei pendolari e dei viaggianti, ma anche di famiglie, studenti, lavoratori ed ecclesiastici, nessuno può sentirsi realmente al sicuro.
Luca conosce bene i comportamenti umani, è stato volontario su unità di soccorso per ben due anni, poi ha interrotto il volontariato per concentrarsi sugli studi universitari. Non è sereno, ma sa bene che se vuole portarsi in salvo deve mantenere la calma, per il suo bene e per quello di chi gli è intorno.

 

5:00 P.M: Il fumo inizia a farsi denso e lo scenario continua a peggiorare. Il treno è fermo, forse vicino ad una stazione, si vedono lampeggianti blu, arancioni e si sentono molte sirene. Controllori e polizia hanno ordinato di rimanere all’interno dello scomparto fino a nuovo ordine, ma l’aria è satura e il piccolo
finestrino non assicura un decente ricambio d’aria. Luca prende in mano la situazione nello scompartimento, la bambina va rassicurata e per sollevarle un po’ il
morale decide di cederle una barretta energetica, che con destrezza estrae dalla tracolla, in più le dona una piccola torcia di riserva e una batteria di scorta, che consegna alla madre, la signora non comprende bene il significato del gesto ma intasca la pila ed accenna un sorriso. I due anziani sono agitati, Luca gli elegge “nonni” della cabina, penseranno a rassicurare la giovane madre e a prendersi cura della piccola. Il giovane, che nel frattempo ha assistito alla scena, non ha mosso un muscolo né detto una parola, è evidentemente sopraffatto dalla paura. Luca lo scuote, lui riprende consapevolezza dello spazio e del tempo, serve anche il suo aiuto, al momento dell’evacuazione dovrà collaborare.

 

5:15 P.M: I cellulari continuano a non avere segnale, forse è una delle tante misure di sicurezza, che vengono messe in atto in vista di un possibile attacco terroristico. Non sembra essere questo il caso, un giovane poliziotto urla ai passeggeri di restare calmi, c’è stato un incidente nella cabina di guida con
conseguente incendio, verranno fatti scendere donne,  bambini ed anziani al più presto, ma prima devono interrompere il traffico ferroviario sui binari adiacenti, le carrozze sono ad un centinaio di metri da una piccola stazione.  

 

5:30 P.M: Il fumo e la puzza di plastica fusa iniziano a dissolversi, i portelloni sono stati aperti e i passeggeri, tossendo ed imprecando, scendono dal treno. Luca e il giovane viaggiatore, bandana e sciarpa sul viso aiutano i due signori anziani a scendere dal convoglio, madre e figlia sono già a terra e attendono che il loro angelo custode scenda dal treno.

 

6:00 P.M: Congratulazioni, saluti, parole di incoraggiamento si diffondono sotto la pensilina della stazione. Luca si accerta di avere tutti i suoi effetti personali: valigia, tracolla, cellulare e un biglietto ormai inutilizzabile. La giovane donna nella confusione non trova più lo smartphone, deve esserle caduto durante l’esodo, Luca le porge il suo, consigliandole di rassicurare i suoi familiari, il viaggio riprenderà a breve su un altro treno. La bambina trema ancora, sarà passata dalla paura al freddo, fenomeno comune dopo una brutta disavventura, le dona lo scaldacollo di scorta, un paio di scaldini chimici e una piccola bustina di caramelle alla frutta, la creatura sorride e rimane stupita dalla magia del calore.
La natura lì intorno sembra aver trattenuto il respiro per troppo tempo, la temperatura è bassa, sulle superfici si forma una leggera brina.
I due anziani guardano con compiacenza il giovanotto, si congratulano con lui per il suo animo nobile, ma soprattutto per la sua preparazione, Luca sorride.

 

11:30 P.M: Finalmente a casa, il letto caldo lo attende, sente ancora l’odore nauseabondo del fumo, le urla dei passeggeri riecheggiano nelle sue orecchie. Luca inizia a rielaborare quanto accaduto, non ha salvato la vita a nessuno, ma ha dimostrato di avere gli oggetti giusti nel momento opportuno. I sorrisi della bambina, lo sguardo compiaciuto dei due anziani, sono la migliore moneta con la quale essere ripagati.

 

Luca è consapevole di aver fatto le scelte migliori.
Luca ha dimostrato di essere preparato.
Luca è un Prepper.

                                                                

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