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Proseguiamo la nostra serie di articoli sui volti della FISSS, ovvero tra i migliori esperti italiani nel settore del survival. Oggi è la volta di Francesco Campiotti, soprannominato dai suoi compagni "il prof", per la sua professione di educatore, e per le sue capacità organizzatine, analitiche ed espositive che si sono fatte notare anche durante questa breve intervista.


20170419 Campiotti4Ciao Francesco, grazie di aver accettato il nostro invito. Parlaci di te
Ciao a tutti. Mi chiamo Francesco Campiotti e sono docente e formatore. Dal 2014 sono istruttore della FISSS (Federazione Italiana Survival Sportivo e Sperimentale). Sono laureato in Filologia moderna e ho conseguito un Dottorato in Formazione della Persona. Sembra sempre strano, quando mi presento, che queste due anime della mia natura possano coincidere…eppure eccomi qui! Cerco di alimentare vicendevolmente le mie due professioni, quella del formatore e quella dell’istruttore di Survival, e credo che sia davvero molto bello far trarre giovamento una attività dall’altra.

Come hai iniziato il tuo percorso per diventare istruttore?
Sinceramente, è una passione che ho coltivato, autonomamente, fin da piccolo. Credo che sia una caratteristica comune a molti miei colleghi. Quando ho capito che, professionalmente, avrei potuto inserire le mie conoscenze Outdoor nei miei corsi di formazione, ho deciso di prendere sul serio questa intuizione: ho scoperto che esiste una disciplina chiamata Survival e che (caso unico nel mondo) esiste in Italia addirittura una Federazione in merito. Ho iniziato un percorso di studio, allenamento, pratica ed esami sul campo, che spero non finisca mai….

Insomma, non si smette mai di imparare…
Esattamente. Una disciplina come questa è troppo complessa e variabile per poter dire: conosco tutto, ho provato tutto. In questo, molti miei colleghi con tanta esperienza in più mi sono di esempio: c’è sempre una disponibilità ad apprendere e a mettersi alla prova, che è poi uno degli aspetti che più affascina di questa disciplina.

Quali brevetti hai per poter esercitare questa professione?
Devo dire che in FISSS siamo molto attenti a questo, cosa che purtroppo non è sempre vera in Italia e nel resto del mondo. Ho dovuto superare un esame da Operatore, prima ancora di diventare Istruttore. E, soprattutto, solo gli Istruttori Esperti possono rilasciare le “patenti”, siano esse da Operatore o da Istruttore Base. Di fatto, si è sempre sotto esame, e per fortuna: non ci si può permettere molta leggerezza o incapacità, all’interno delle attività che proponiamo.

 

Cosa consiglieresti ai prepper?

Bella domanda: forse dovrebbero consigliare loro qualcosa a me, ne conosco alcuni davvero preparatissimi.Se proprio devo dare un consiglio, dal punto di vista survivalistico, è questo: non fare troppo affidamento sugli equipaggiamenti che puoi avere più o meno sempre a disposizione; l’unica cosa che non potrai mai perdere è la conoscenza. Questo è il bene su cui, secondo me, è sempre più utile investire.

 

20170419 Campiotti2

Qual è stata la tua ultima spedizione di Sopravvivenza?
Ho avuto l’onore e la fortuna di partecipare al Project Snake 2016, una missione di due settimane in piena savana kenyota, con pochissimo cibo e davvero poca acqua: abbiamo compiuto un trekking durissimo, di quasi 200 km in 10 giorni, di cui 2 superando la giungla di montagna del Kasigau, la vetta più alta nel raggio di centinaia di chilometri.
Qui è stato un banco di prova per le mie conoscenze, come dicevo prima, ma soprattutto per la mia forza mentale e il mio spirito di adattamento: due qualità fondamentali per un survivalist, ma anche per un prepper, credo…

Quali sono i tuoi progetti per il prossimo futuro?
Al momento sto intensificando i corsi con l’Associazione Young Survival, di cui sono socio e istruttore. Vorrei poter lavorare sempre di più con i giovani, sia come scolaresche che come famiglie: credo sia molto importante, soprattutto per le nuove generazioni, scoprire un nuovo tipo di approccio al mondo Outdoor e riscoprire risorse interne che spesso, a quella età, non si è consapevoli di avere.

20170419 Campiotti3Consiglieresti un tuo corso ai preppers?
Assolutamente sì! Anzi, abbiamo in cantiere un corso dedicato proprio a loro, di cui avrai presto notizie!
Ad ogni modo, credo che un nostro corso aiuti chiunque a scoprire di più se stesso, a prendere consapevolezza delle proprie attitudini e ad acquisire conoscenze che, lo dico sempre, aiutano nella vita quotidiana molto più di quanto non si creda. E lo dico per esperienza personale.

Cosa insegnate, quindi, nei vostri corsi?
Strutturiamo i corsi su 3 livelli, con difficoltà e conoscenze sempre maggiori. Il primo livello, quello aperto a chiunque, anche ai neofiti, vuole proprio condurre i nostri clienti alla riscoperta di sé stessi e di alcune tecniche antiche ma efficienti, come i nodi, le legature, l’accensione del fuoco con metodi non convenzionali e il tiro con l’arco.
È un viaggio che ci riporta a una autocoscienza maggiore, che risveglia le capacità di problem solving e di gestione delle complessità. Credo che siano qualità che un prepper dovrebbe avere!

E come possiamo iscriverci?
Cercate la nostra pagina Facebook “Young Survival”, oppure scriveteci a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.…Vi aspettiamo!

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