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Scenari

Spesso noi prepper facciamo un esercizio di immaginazione per poter valutare e migliorare la nostra preparazione, ad esempio valutiamo come potrebbe essere vivere in tempi e in luoghi difficili. In tutto il mondo ci sono catastrofi naturali e crisi socio economiche, purtoppo pero' le notizie che ci arrivano sono spesso frammentarie o incomplete, se non addirittura "ritoccate".
In questi giorni lo scenario più preso in considerazione è quello della situazione Venezuelana. Questa volta, per fortuna, abbiamo avuto un contatto diretto con qualcuno che si trova sul posto e puo' raccontarci cosa sta capitando.

Tutti seguiamo su social e tv cosa sta accandendo in Sud America. Le analisi sulle motivazioni storico-politiche potrebbero essere complicate e andare oltre lo scopo di questo articolo-intervista. Possiamo però concentrarci sugli aspetti più pratici e quotidiani, grazie ad un nostro amico venezuelano, intervistato per noi di prepper.it da Vincenzo Nigro. Per ovvi motivi di privacy e sicurezza chiameremo il nostro amico col nome di fantasia "Felipe". Ecco l'intervista:

L'intervista


VN:  I beni di prima necessita', come cibo, acqua e medicinali, si trovano ancora regolarmente oppure la reperibilita' e' difficoltosa?
F: La gente quasi da subito ha iniziato a saccheggiare negozi, centri commerciali, farmacie, magazzini e molto altro fino ad assaltare direttamente i camion che trasportano materiale. Quello che e' quasi scomparso del tutto sono riso e farine. Qualcosa ancora la si puo' trovare, ma a prezzi elevati e proibitivi per le gente.

VN:  Le persone si aiutano tra loro oppure ognuno pensa a se stesso?
F:  Difficilmente qualcuno ti regala qualcosa, tutti hanno poco e se lo tengono stretto, magari ti aiuti con qualche parente o vicino di casa, ma spesso tieni quello che hai per te, poiche' non puoi sapere se domani ne troverai altro

VN:  I criminali, si sono organizzati e hanno il sopravvento? 
F:  Certamente! Molte bande razziano quello che possono per poterlo rivendere a prezzi altissimi e se scoprono che hai piu' del necessario, vengono a prenderselo. Anche in tempi terribili come questi, la cattiveria umana fa da padrona. Per strada, ancora si puo' andare in giro, tanto non hai nulla che valga la pena essere rubato, ma se trasporti qualcosa, stai tranquillo che verrai fermato.

VN:  Il baratto e' una buona alternativa?
F:  Si puo' fare ma e' difficile. Per barattare qualcosa devi averne in piu' oppure non ti serve e di conseguenza se non serve a te, probabilmente non serve a nessuno. Il denaro e' ancora la moneta di scambio piu' usata e chi da' via qualcosa vuole soldi, speculando sui poveri, nella speranza che quando questo finira' loro si saranno arricchiti.

VN:  Chi vive fuori dalle metropoli e' piu' avvantaggiato? Insomma, i contadini sono abbastanza indipendenti e hanno scorte e animali da cui attingere. Come vedono loro questa situazione?
F:  Assolutamente no. In campagna e' ancora peggio. Considera che i balordi si organizzano per girare tra le campagne e togliere tutto quello che possono. Sono consapevoli anche loro che in citta' non c'e' quasi piu' nulla e le persone non hannno niente, mentre fuori dai centri urbani c'e' ancora molto da razziare. I contadini se la passano malissimo e sono prede facili poiche' spesso isolati e soli. La situazione e' davvero triste e non accenna a migliorare.


Vincenzo Nigro
è vice presidente del DPI, 
istruttore di sopravvivenza della FISSS, esperto di difesa personale, 
soccorritore e gia' collaboratore nella scrittura di 'Prepping', 'Mental survival' e articoli su prepper.it, Men's Health e Survival Mag.

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