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Staffbumbag ha scritto: Caro Reta,
Il problema che hai sollevato non è per nulla banale e dare una risposta univoca e corretta è pressochè impossibile... dunque, se mi premetti, ti illustrerei il mio modestissimo parere.
Il fattore tempo è sicuramente una variabile critica... ma pensiamo una cosa... noi in un anno di tempo... come pensiamo di vivere?! Nel senso... che comunque non passeremo un anno a grattarci le balls, chiusi in un bunker, aspettando la salvezza...
Proprio su questo ho basato la mia strategia, ovvero non ho scorte vere e proprie, perche a casa mia si fa una spesa abbondante e con quello che abbiamo in casa, pensiamo tranquillamente di poter resistere 3 mesi in 3...
Ma in questo periodo, tra l'orticello, tra gli alberi da frutto e poi magari qualche gallina si campa tranquillamente come facevano i miei nonni...
Credo che la questione fondamentale sia "quanto sono determinato e quali competenze ho per resistere" perche finite le scorte sono comunque destinato a soccombere se il periodo di crisi persiste... ecco perche e inutile fare solo scorte, ma bisogna portare all'esasperazione la curiosità personale cosi da diventare competenti, anche se poco, su una miriade di cose... ed ecco lo switch... diventa un fattore culturale.. una filosofia, non incentrata alla sopravvivenza in attesa di un evento... ma bensi una crescita personale continua...
Spero di aver reso un po l'idea anche perche trovo estremamente difficile esprimere concetti cosi complessi ed articolati in poche righe...
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trovo dai vostri discorsi che siede veri prepper doc e mi pare anche ovvio visto il forum in cui ci troviamo....
mi spiego meglio , siede proprio come questo sito vi definisce ovvero bug-in.
purtroppo io mi sono avvicinato la vostro mondo da poco poi che' essendo un survivalista sono molto piu' bug-out.
riguardo al discorso scorte io credo che bisognerebbe avere tutte le scorte che pensiamo sia necessarie ad affrontare quel che piu' ci attendiamo, senza pero' mai esludere a priori altri scenari plausibili.
spesso molti prepper pero' si dimenticano di una cosa, che a mio modo e' quella che capitera' sicuramente. LA CATIVERIA UMANA.
che capiti un terremoto, uno tsunami, vulcano,crisi globale, extraterrestri, flare, ecc,,,, quello che non manchera' mai e' lo sciacallaggio e peggio ancora se fosse organizzato.
quindi io personalmente ho imparato molte tecniche che diventino la mia scorta, cioe' posso non avere orto e galline , barattoli e fusti d acqua, ma poterli trovare in natura tramite le mie esperienze.
tutto questo lo dico perche' molti pensano che fare magazzino sia tutto.
no! purtroppo non lo e' , e se posso osare un consiglio, vi invito ad imparare COME fare cibo e non QUANTO fare scorta, poiche' a metter da parte barattoli e' capace anche una nonnina, ma non per questo sopravvivera' .
quindi ritengo giusto fare scorte (io le faccio pure) pero' solo per un tot di tempo, diciamo uno o due mesi, perche' se entro questo tempo il mondo non si riorganizza ,allora siamo proprio messi male ed e' meglio filare il piu' lontano dagli altri, e certo non avete un tir per trasportare barattoli e fusti, ma IL VOSTRO CERVELLO lo avrete sempre con voi.
ciao a tutti
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Ben detto Ragnarok, io non avrei saputo dirlo meglio.
Tre o al massimo sei mesi di scorte complete penso siano un buon compromesso generale, considerando che ulteriori scorte rischierebbero di essere sprecate o di diventare addirittura un inutile "peso" (nel senso che sarebbero anche difficili da proteggere).
Infatti ribadisco che secondo me le scorte sono solo una piccola parte della preparazione del prepper... prima delle scorte, per importanza, vengono le abilità personali del prepper che devono riguardare:
- Sopravvivenza di base
- Approvvigionamento di acqua e cibo in ogni condizione
- Piani di salvataggio in caso di emergenze o disastri vari
- Difesa personale
- Uso delle armi
- Medicina, almeno quella di base
- Preparazione atletica
- Coltivazione ed allevamento
- Fabbricazione di beni comuni, attrezzi utili, etc...
- Competenze tecniche utili in caso di emergenza
Tutte conoscenze che devono essere apprese anche tramite esperienza sul campo, cosa che non richiede certo poco tempo e pochi sforzi...
Se poi uno ha molti soldi da spendere, e molto spazio ben protetto, allora può accumulare ulteriori scorte, ma penso che PRIMA di mettere di mettere da parte scorte annuali, sia molto più URGENTE ED IMPORTANTE imparare tutto il know-how necessario in caso di disastro e in particolare il come prodursi cibo, riparo e beni comuni indipendentemente.
Insomma: "meglio imparare a pescare in ogni circostanza, piuttosto che accumulare qualche scatoletta di pesce in più".
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certo , infatti io accumulo del cibo per ogni evenienza, pero' vi siete mai fatti l ipotesi che proprio quell evenienza sia il fatto di essere fuori casa e non poterci tornare (almeno per un po) ??? in quel caso non sareste piu' prepper??? io non credo siete ragazzi preparati e ce' un survivalista in ogni prepper e un prepper in ogni survivalista.
quello che potrebbe un giorno salvarci, non sono le nostre scorte o il nostro zaino , ma il nostro modo di pensare !!!!
evviva i prepper !!!
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Quando è abbastanza?
forse mai, ora c'è mia moglie che sta rompendo le palle ma questo argomento mi piace, mi piace molto. E' scontato che in quello che scriverò io esprimo me stesso, non sto facendo catechismo a nessuno e se dovessi sembrare tronfio e supponente me ne scuso in anticipo
a dopo
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Massaggio per la moglie del sgi.Strambo: signora per piacere lo lascia stare,le prometto che appena ha scritto l'articolo può riprendere l'attività di rotturaStrambo ha scritto: Quando è abbastanza?
forse mai, ora c'è mia moglie che sta rompendo le palle ma questo argomento mi piace, mi piace molto. E' scontato che in quello che scriverò io esprimo me stesso, non sto facendo catechismo a nessuno e se dovessi sembrare tronfio e supponente me ne scuso in anticipo
a dopo
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