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× Cosa mettere da parte per assicurarsi una transizione più soft.

Quando è "abbastanza"?

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L'altro giorno parlavo con un mio amico aspirante prepper, e discutevamo sul cosa e il quanto mettere da parte in caso d'emergenza. Io, cercando di essere minimalista, gli dissi che un buon livello di preparazione potrebbe già essere quella di avere il necessario per essere autosufficienti per 3 mesi (tutta la famiglia), ma piano piano che continuavamo a discutere ci accorgevamo sempre più che è difficile stabilire una soglia minima o una soglia consigliata (universalmente accettate).

Ora voi direte che il discorso di quante scorte fare è già stato affrontato, 3 mesi sufficiente, 6 mesi buono, 1 anno l'ideale; il problema però sono anche tutte le restanti componenti come l'approvvigionamento d'energia, di acqua, produzione cibo, medicinali, produzioni casalinghe, etc..

Cosa e quanto un prepper mette da parte dipende dagli scenari a cui si sta preparando (guerra nucleare? rivolte sociali? terremoti? eruzioni solari?), ma se ci si vuole considerare prepper seri allora bisognerebbe prepararsi ad ogni scenario possibile, ergo bisognerebbe essere pronti anche a una comunque possibile anche se improbabile "fine del mondo". E in questo caso bisognerebbe prepararsi davvero a 360°, con enorme impiego di tempo, energie e soldi. Diciamo che uno dovrebbe vivere per prepararsi. Però allo stesso tempo verrebbe da chiedersi: ma poi ne varrebbe la pena? A che punto la preparazione sfocerebbe in esagerazione? (ammesso che si possa esagerare in questo, nel senso che si arrivi a un punto in cui diventa sconveniente preparasi ulteriormente).

Quello che voglio dire è che è difficile stabilire un livello al quale ci si può sentire "abbastanza preparati" a tutto, e allo stesso tempo non rischiare di sacrificarsi troppo nel presente per questo. Senza considerare poi che prepararsi troppo significherebbe divenire bersagli appetibili per chiunque non sia stato altrettanto lungimirante, ma questo è un altro tema.

Il prepper ideale è quello che vive già, nella vita di tutti i giorni, in maniera quasi totalmente autosufficiente dalla società, coltivandosi o allevandosi quello che mangia, producendo energia da varie fonti rinnovabili, e così via; ma questo tipo di vita non è chiaramente compatibile con il mondo odierno o per lo meno non desiderabile da tutti.

Io per ora ho organizzato, senza scendere troppo nei dettagli: scorte per 1-2 mesi per tutta la famiglia + BOB personale + più sistemi di difesa personale + piccola scorta di altri attrezzi e strumenti utili (come: mascherine, disinfettante, bende, carta, radioline, batterie, torce, candele, etc...). Sembra poco lo so, ma per organizzare tutto questo ho dovuto spendere molto tempo e risorse, e sarei sicuramente molto più preparato dei miei vicini in caso di "problemi", ma ciò che ho io appare misero in confronto alla preparazione di chi ha scorte per 1 anno e ha soluzioni per tutto per il lungo periodo.

Questo è un tema molto soggettivo e personale, lo so, ma continuo a credere che ci sia un limite teorico, valido un po' per tutti, oltre il quale la preparazione inizierebbe a non avere senso o ad essere addirittura deleteria.

Per esempio, nella seppur minima misura in cui mi sono preparato io, sarei in grado di essere preparato a tutti o quasi gli scenari di disastri o emergenze trattati dai prepper, o almeno avrei il necessario per poter riorganizzarmi un attimo e studiare un piano alternativo, e inizio a pensare che se decidessi di superare una certa soglia potrei allora trovarmi in una condizione in cui "se mi sono preparato in quel senso, perché non prepararmi anche in questo?".

Ci si può preparare ad emergenze ed eventi imprevisti come terremoti, problemi economici, maltempo, rivolte sociali, mancato approvvigionamento... sapendo però che comunque entro poco tempo tutto tornerebbe alla normalità. In tal caso sarebbe sufficiente avere una preparazione come quella che ho descritto sopra.

Oppure ci si può anche preparare a eventi molto più distruttivi, come guerre nucleari, eruzioni solari o pandemie distruttive che invece avrebbero un impatto globale e conseguenze per tutti a lungo periodo, e allora bisognerebbe prepararsi a resistere per molto più tempo, a 360°, etc.... però in questo caso la preparazione rischierebbe di divenire eccessiva o poco specifica.

Insomma... non c'è un unico modo e un'unica misura, nella preparazione; quindi vi chiedo: Quando è abbastanza, almeno secondo voi?


ATTENZIONE: Tutte le informazioni e le considerazioni contenute nei miei post NON devono essere intese come consigli o suggerimenti esperti, e sconsiglio ufficialmente di considerarle informazioni valide e/o sulle quali fare affidamento. Declino inoltre ogni responsabilità nel caso di danni a...
#7724

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Penso che tu abbia analizzato molto bene il problema,a me piacerebbe prepararmi per un anno o forse più ma le risorse economiche non le ho quindi mi limito a prepararmi per un periodo più lungo possibile rispetto a ciò che posso permettermi (es ho una bombola di gas,mi piacerebbe averne di più ma non le posso comprare,lo stesso vale per tutte le altre risorse).


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#7728

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Caro Reta,
Il problema che hai sollevato non è per nulla banale e dare una risposta univoca e corretta è pressochè impossibile... dunque, se mi premetti, ti illustrerei il mio modestissimo parere.

Il fattore tempo è sicuramente una variabile critica... ma pensiamo una cosa... noi in un anno di tempo... come pensiamo di vivere?! Nel senso... che comunque non passeremo un anno a grattarci le balls, chiusi in un bunker, aspettando la salvezza...
Proprio su questo ho basato la mia strategia, ovvero non ho scorte vere e proprie, perche a casa mia si fa una spesa abbondante e con quello che abbiamo in casa, pensiamo tranquillamente di poter resistere 3 mesi in 3...
Ma in questo periodo, tra l'orticello, tra gli alberi da frutto e poi magari qualche gallina si campa tranquillamente come facevano i miei nonni...

Credo che la questione fondamentale sia "quanto sono determinato e quali competenze ho per resistere" perche finite le scorte sono comunque destinato a soccombere se il periodo di crisi persiste... ecco perche e inutile fare solo scorte, ma bisogna portare all'esasperazione la curiosità personale cosi da diventare competenti, anche se poco, su una miriade di cose... ed ecco lo switch... diventa un fattore culturale.. una filosofia, non incentrata alla sopravvivenza in attesa di un evento... ma bensi una crescita personale continua...

Spero di aver reso un po l'idea anche perche trovo estremamente difficile esprimere concetti cosi complessi ed articolati in poche righe...

#7734

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ciao staff ho capito solo in parte il tuo ragionamento,ho capito di iniziare da subito ad avere uno stile di vita diverso e concordo, ma non ho capito la parte in cui dici -Ma in questo periodo, tra l'orticello, tra gli alberi da frutto e poi magari qualche gallina si campa tranquillamente come facevano i miei nonni...-?????
premetto che ora nel mio orto nasce veramente poco (radicchi e poco altro)per i frutti quali dici perchè anche di quelli qui nada :( e per le galline ce ne vogliono un bel pò perchè di uova qui se va bene ne ho 2 al giorno :(
mi puoi spiegare questa parte? :)


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#7736

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Quoto Staff, le scorte ci devono servire per affrontare al meglio il passaggio tra questa vita e la CRISI, ma non ci da la sopravvivenza. Solo un cambio culturale ci può realmente salvare. Io da tempo sto seguendo la filosofia delle descrescita e autoproduzione. ;)

#7737

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Il problema Manu è che i nostri nonni avevano tutti un pezzo di terra, ora purtroppo non è più così.

#7738

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Errore mio.. quando dico in questo periodo.mi riferisco al periodo di.crisi...

#7740

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vero quello che dice Invisibile ;)
X Staff ah ok pensavo dicessi adesso a novembre è per quello che ero perplesso,comunque voi come fareste a sopravvivere diciamo nei mesi poco produttivi agrariamente?
diciamo che io a parte le scorte accumulate non saprei come fare :( :(


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#7741

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nel periodo invernale dipende dai dove stai, generalmente l'orto invernale io lo faccio con cipolle, radicchi, finoccchi, broccoletti e cavoli vari.

Pero dobbiamo fare come le formiche, d'inverno dobbiamo usare le scorte accumulate durante l'anno. E' sempre stato così, siamo noi che siamo abituati ad avere tutto in qualsiasi momento dell'anno. E' ovvio che non sarà una dieta bilanciata, ma si tratta di sopravvivenza....

#7743

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Quindi anche tu in parte attecchiresti dalla riserva accumulata,penso farei così anche io :)


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#7744

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