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Questo articolo interrompe brevemente la saga del racconto cronistico del terremoto per parlare di alcuni aspetti che ho ritenuto opportuni trattare, l'argomento acqua molti preppers sicuramente lo conoscono meglio di me e questa è solo la mia esperienza all'interno dell'emergenza più grave che io abbia mai affrontato.

Ritenete sia una buona idea nascondere materiale nel raggio di 1km da casa vostra? Sembra essere una sana e diffusa abitudine tra i preppers ma è veramente così fattibile? Secondo la mia esperienza no, o meglio, valutiamo il nostro territorio prima di disperdere le nostre risorse.


Avevo un posto segreto che avevo adocchiato da anni, fin da bambina, come possibile nascondiglio, è stato inagibile fin da subito perchè non avevo calcolato che l'incavo del mio albero preferito, designato come custode dei miei beni, cresceva accanto ad una vecchia stalla, immediatamente crollata. Altri posti sarebbero stati migliori? No, perchè tutte le strutture in seguito ad un sisma sono inaffidabili, potrebbero crollare da un momento all'altro e nessuno sa quale rimarrà davvero in piedi, i nascondigli nella natura invece, pur essendo un'idea migliore, possono essere disturbati dagli animali selvatici o da curiosi che li trovano accidentalmente (la mia esperienza da geocacher mi dice che qualcosa di valore o del cibo, è sicura solo in cima ad un albero ma la sua collocazione determina la sua inagibilità nell'immediato, soprattutto in emergenza) o più semplicemente dobbiamo lasciare la zona e non abbiamo tempo di andare a recuperare il materiale da noi nascosto, quindi per il mio caso non sarebbe stata la scelta ideale.

Avere con noi un piccolo zaino d'emergenza è una buon abitudine quotidiana, lo dovremmo portare con noi ogni volta che lasciamo casa nostra per più di 3 ore, perchè il mondo piò cambiare in quel tempo e potremmo dover prolungare la nostra assenza e far fronte ai bisogni primari per un tempo più lungo rispetto a quello previsto.

La prima cosa è indiscutibilmente l'acqua e ad Amatrice stata immediatamente il problema fondamentale perchè come ho già detto alcuni degli impianti sotterranei si erano rotti e l'acqua per un periodo é andata via, poi, al suo ritorno, è stata imbevibile e continua ad esserlo. Ogni scossa inquina l'acqua, c'è poco da fare, non bevete mai dal rubinetto o dalle fontane dopo un terremoto, non è sicuro e chi non ha scorte d'acqua in casa, avrà difficoltà a procurarsela. Quando esco di casa, nel mio zaino, nei periodi caldi, c'è sempre una bottiglietta di acqua congelata insieme a due bottigliette a temperatura ambiente, metto tutto in una borsa di cotone spessa e mi affido tanto allo scambio termico, quanto alle caratteristiche del cotone che rallentano lo scambio di calore con l'esterno, così facendo ho sempre acqua fresca e la bottiglietta congelata rimane tale per moltissime ore (questo sistema evita anche la fastidiosa condensa che danneggia sempre i nostri documenti). Nello zaino di sopravvivenza non possiamo lasciare bottiglie congelate ovviamente, per un motivo molto banale, perchè potrebbe non esserci necessità per molto tempo di “sopravvivere” (si spera), ma dobbiamo assicurarci che le nostre scorte, le bottigliette sigillate, siano sempre tali e sempre in buone condizioni, rispettando anche la data di scadenza riportata sulla confezione; il mio secondo consiglio è di procurarsi una tanica vuota, ben asciutta e pieghevole, da sistemare nello zaino e del cordino adeguato a sostenere il peso che avrà da piena perchè avremmo necessità di trasportarla all'esterno dello zaino o di appenderla al sicuro durante la notte o per lavarsi (un'idea carina è procurarsi un secondo tappo della giusta misura, sul quale praticheremo alcuni fori, da utilizzare come “annaffiatoio” per lavarci, in modo da ridurre la dispersione di acqua al suolo ed utilizzarne il meno possibile. Esistono in commercio anche delle borracce pieghevoli in plastica che secondo me sono utili non per bere ma per lavarsi, in quanto messe al sole, magari avvolte in nastro nero, si scaldano subito (per le persone che hanno problemi a lavarsi con l'acqua fredda) e sono dotate di comodi moschettoni e comunque attaccate all'esterno dello zaino si scalderebbero subito... è vero che l'acqua seppur tiepida è comunque acqua buona, però meglio tenerla fresca secondo me.

Non dimentichiamoci di avere sempre la borraccia con noi! Non l'ho annoverata per prima tra le scorte principali d'acqua, semplicemente perchè non è salubre tenerla piena nello zaino, possiamo riempirla con l'acqua sigillata delle bottiglie appena l'emergenza si verificherà, ma non possiamo tenerla piena in quanto si deteriorerà e ci causerà, tra le altre cose, dissenteria e potremmo non avere modo di curarla nell'immediato. Ho delle borracce in alluminio, altre in acciaio e altre in plastica (sono una maniaca dei contenitori), ma quali sono le migliori? Quelle d'acciaio, punto. Per me su questo non si discute. L'ideale è il rivestimento interno in ceramica o in vetro e secondo me questa è la scelta migliore igienicamente.
La mia dotazione il 24 agosto era composta di borraccia di alluminio perchè non mi ero portata quella d'acciaio a Castel Trione e bottigliette di plastica, avevo la tanica pieghevole in un altro zaino ma non l'ho preso.
Non parlo dei metodi di depurazione dell'acqua perchè la mia esperienza è troppo esigua in tal senso e non sono la persona più autorevole in questo campo, ma una gavetta nello zaino ce la dovremmo avere tutti e io anche ce l'avevo, solo il pezzo più concavo, provvisto di manico, già questo è qualcosa e ci permetterà di bollire l'acqua per non prenderci da essa, niente di spiacevole (ho intenzione di intervistare una persona che si occupa dell'addestramento alla sopravvivenza dei corpi militari, tale intervista la dividerò in sezioni e parleremo anche della depurazione dell'acqua, lui era con me il 24 agosto e i giorni successivi ed è uno dei fondatori dell'associazione di volontariato del soccorso che mi ha permesso di vivere la mia esperienza nel terremoto e di stare qui a raccontarvela).
Le salviettine umidificate sono utili per l'igiene personale e possiamo annoverarle sotto la voce “acqua” in virtù della loro funzione che è di pulizia, ma a mio avviso sarebbe bene mettere il pacchetto in un barattolo di plastica o di vetro, ben chiuso, per evitare che si asciughino e le ritengo parte fondamentale dell'equipaggiamento, ma sarebbe un errore suggerire di utilizzarle in modo esclusivo in quanto il detergente, non risciacquato, può risultare irritante per la pelle delle parti più delicate, quindi

l'unico vero consiglio che posso dare, secondo la mia esperienza è: lavatevi tutte le volte che ne avete occasione, l'igiene personale è il primo schermo contro batteri e malattie, il primo vero step della sopravvivenza.

Ancora una volta, possiamo essere furbi quanto ci pare, preparati, equipaggiati, ma è lo stato d'animo a fare la differenza!
Non avevo tempo pur avendo tutto e ho preso solo lo zaino, l'unica cosa a cui ho pensato in mezzo ad un mare di altre cose e così potrebbe succedere anche a molti altri di voi, di noi, ma

non dobbiamo sentirci incapaci nel non aver fatto quello che ci eravamo prefissati di fare in caso di emergenza, sappiamo sopravvivere e così sarà, con o senza attrezzatura.

Dal terremoto di L'Aquila ho imparato che l'acqua e le salviettine umidificate sono un bene primario e che il sopravvissuto non chiede per imbarazzo, come dice mia madre “tutto il mondo ci ha fatto la carità”; da L'Aquila ricordo i camion pieni d'acqua che facevamo partire per i sopravvissuti, c'era un commerciante di Amatrice che obbligava tutti i suoi clienti a pagare, a fine spesa, una cassa d'acqua per i cugini Aquilani e ne aveva già mandata tantissima di tasca sua. L'acqua ragazzi, l'acqua, all'inizio del soccorso mi sono trovata con poche bottiglie a disposizione da spartire tra i soccorritori della parte inferiore di Corso Umberto I e i feriti e non abbiamo bevuto per non farla mancare a nessuno, contando sulla nostra resistenza alla disidratazione, ma in realtà era indifferente, perchè non sentivamo sete, fame o stanchezza.

Regola n.4: Mangia, bevi, dormi e lavati ogni volta che puoi

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