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× Cosa mettere da parte per assicurarsi una transizione più soft.

Quando è "abbastanza"?

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Se parliamo di accantonare risorse parliamo di cibo a lunga conservazione (non stò ad elecare per ovvi motivi) magari carburante, gas, corrente elettrica, tutto quello che, anche avessimo l'orticello, la produzione propria non concede. Certo le variabili sono talmente tante che è impossibile riuscire a preventivare il fabbisogno per superare un'emergenza, tutto dipende dall'entità dell'emergenza, dalla natura della stessa, la sua estensione e ovviamente dalla sua gravità. Io mi sono preparato per gestire, e cercare di superare, una eventaule emergenza che abbia una durata non superiore ai quattro mesi dopodichè non mi resta che le sementi. :( :( :(
All'interno di questo lasso di tempo si gestiscono la maggior parte delle emergenze con esclusione di quelle più gravi...nucleare, pandemia, guerra.....diciamo tutte quelle situazioni che possono protrasi per un periodo maggiore di quattro mesi, mentre ci pariamo un pò il...popò da quelle situazioni che si verificano ormai purtroppo ogni anno, se non più volte in un anno.


Credo che nessuno, con i nostri mezzi, possa gestire un'emergenza oltre ai 4-6 mesi......,che secondo me sono già davvero tanti, oltre ad una questione economica non dimentichiamo che necessita un luogo spazioso per le provviste, deve essere fresco come temperatura e possibilmente al buio, qualità che comunque non è facile conciliare...e non è disponibile a tutti.

#7746

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Manu il problema è solo uno ..TU con il tuo pollice nero(altro che verde :lol: :lol: ) e la tua fame insaziabile ........infatti mi sà che le galline quando ti vedono arrivare scappanooooo hahhahahahahahah :woohoo: :woohoo: :woohoo: :woohoo:

Manu ha scritto: ciao staff ho capito solo in parte il tuo ragionamento,ho capito di iniziare da subito ad avere uno stile di vita diverso e concordo, ma non ho capito la parte in cui dici -Ma in questo periodo, tra l'orticello, tra gli alberi da frutto e poi magari qualche gallina si campa tranquillamente come facevano i miei nonni...-?????
premetto che ora nel mio orto nasce veramente poco (radicchi e poco altro)per i frutti quali dici perchè anche di quelli qui nada :( e per le galline ce ne vogliono un bel pò perchè di uova qui se va bene ne ho 2 al giorno :(
mi puoi spiegare questa parte? :)


Memento vivere ..Memento mori
#7747

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pietro77 ha scritto: Manu il problema è solo uno ..TU con il tuo pollice nero(altro che verde :lol: :lol: ) e la tua fame insaziabile ........infatti mi sà che le galline quando ti vedono arrivare scappanooooo hahhahahahahahah :woohoo: :woohoo: :woohoo: :woohoo:

Manu ha scritto: ciao staff ho capito solo in parte il tuo ragionamento,ho capito di iniziare da subito ad avere uno stile di vita diverso e concordo, ma non ho capito la parte in cui dici -Ma in questo periodo, tra l'orticello, tra gli alberi da frutto e poi magari qualche gallina si campa tranquillamente come facevano i miei nonni...-?????
premetto che ora nel mio orto nasce veramente poco (radicchi e poco altro)per i frutti quali dici perchè anche di quelli qui nada :( e per le galline ce ne vogliono un bel pò perchè di uova qui se va bene ne ho 2 al giorno :(
mi puoi spiegare questa parte? :)


:lol: :lol: :lol: :lol: sono l'unico vero ad avere una fame insaziabile???!!!vero pietro :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:


Quando mi vedete così sono nelle vesti di Moderatore
Quando mi vedete così sono un utente come tutti.
#7749

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:whistle: :whistle: :whistle: :whistle: io sono un chiodo anoressico :blink:


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#7751

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forse nella vita precedente,in questa non penso proprio :lol: :lol: :lol:


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#7753

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hahahahaha ed io che pensavo in una buona reincarnazione


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#7754

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Io sono uno di quei fortunati che ancora possiede un giardino con orto casalingo attrezzato soprattutto per le colture estive e tardo autunnali, mi sono rimasti ancora i cavoli romani e qualche spezia.

In caso di crisi perdurante potrei anche ampliare la quota di giardino da adibire ad orto. E sto comprando sementi in maniera tale da averne in caso non ve ne fosse più disponibilità.

Credo però che, in caso di temporaneo disgregamento dello stato sociale, si arriverebbe ad una situazione gravissima dal punto di vista dell'ordine e della sicurezza pubblica. In uno scenario apocalittico quindi, non credo proprio che potrei fare affidamento solo sull'orto, poichè avrei come minimo il timore di trovarlo depredato di tutto dalla sera alla mattina. Nè è pensabile di difenderlo h24 con bazooka e kalashnikov, come vedo fare oltreoceano. Quando la gente è disperata e a fame non è certo una rete di metallo a fermarla...

Per cui il piano A, per me, è senz'altro quello delle scorte a lunga conservazione per un periodo minimo di 6 mesi per 4 persone, con prodotti a basso costo che trovo nei vari Lidl, Eurospin, Di Più, ecc... Lì trovo anche prodotti di brand a prezzi sensibilmente più bassi rispetto ai classici ipermercati, che di IPER hanno solo il prezzo. Costituite le scorte per il medio periodo me ne farò anche di lungo/lunghissimo con il cibo liofilizzato. Ciò nel caso l'emergenza dovesse perdurare. Acqua in abbondanza perchè senz'acqua non si va da nessuna parte.

#7755

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giusto ;) ;)


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#7756

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Staffbumbag ha scritto: Caro Reta,
Il problema che hai sollevato non è per nulla banale e dare una risposta univoca e corretta è pressochè impossibile... dunque, se mi premetti, ti illustrerei il mio modestissimo parere.

Il fattore tempo è sicuramente una variabile critica... ma pensiamo una cosa... noi in un anno di tempo... come pensiamo di vivere?! Nel senso... che comunque non passeremo un anno a grattarci le balls, chiusi in un bunker, aspettando la salvezza...
Proprio su questo ho basato la mia strategia, ovvero non ho scorte vere e proprie, perche a casa mia si fa una spesa abbondante e con quello che abbiamo in casa, pensiamo tranquillamente di poter resistere 3 mesi in 3...
Ma in questo periodo, tra l'orticello, tra gli alberi da frutto e poi magari qualche gallina si campa tranquillamente come facevano i miei nonni...

Credo che la questione fondamentale sia "quanto sono determinato e quali competenze ho per resistere" perche finite le scorte sono comunque destinato a soccombere se il periodo di crisi persiste... ecco perche e inutile fare solo scorte, ma bisogna portare all'esasperazione la curiosità personale cosi da diventare competenti, anche se poco, su una miriade di cose... ed ecco lo switch... diventa un fattore culturale.. una filosofia, non incentrata alla sopravvivenza in attesa di un evento... ma bensi una crescita personale continua...

Spero di aver reso un po l'idea anche perche trovo estremamente difficile esprimere concetti cosi complessi ed articolati in poche righe...


E infatti è quello che penso anche io.

Premetto che la prima e più importante arma del prepper è la preparazione personale: quindi imparare a coltivare e ad allevare, imparare a costruire, a difendersi da solo, a sapere cosa fare in ogni condizione, a saper risolvere ogni problema pratico, etc...

Detto questo, a volte rimango perplesso quando sento parlare di prepper che hanno scorte per 1 anno e oltre (alcuni parlano di cose come "scorte per 5 persone per 20 anni"!!), perché penso che fare scorte di cibo oltre i 3-6 mesi sia non solo sconveniente, ma anche controproducente, poiché con le risorse dedicate a quelle scorte sarebbe meglio organizzarsi per rendersi autosufficienti nel lungo periodo.

Se è possibile, la soluzione ideale sarebbe quella, per esempio, di avere una casa di villeggiatura in campagna totalmente autosufficiente, da usare come casa vacanze e in cui recarsi in caso di "problemi": approvvigionamento di acqua, pannelli fotovoltaici, orto, terra coltivabile, camino, più ovviamente alcune scorte, sistemi di difesa, provviste varie e attrezzatura varia. Manco a dirlo una soluzione del genere, anche se presa ai minimi termini (utilizzando una casa prefabbricata di legno, scegliendo terrei fuori città e poco pregiati), sarebbe molto dispendiosa (parliamo sempre di minimo cento-trecento mila euro). Lo consiglio a chi se lo può permettere come soluzione ideale, ma non penso in molti potranno davvero permettersi una cosa del genere.

Attualmente potremmo essere autosufficienti per 1 o 2 mesi in caso di disastro... perfino se scoppiasse una bomba nucleare vicino a dove abitiamo, un mese di provviste sarebbe già sufficiente per resistere alla ricaduta nucleare e poi fuggire quando le radiazioni si sono attenuate. Insomma a meno che l'intero mondo non salti in aria, basta relativamente poco per farsi trovare pronti: basta non farsi trovare completamente sprovveduti, non sapendo che fare.

Come ha detto un utente prima di me però, i nostri nonni in caso di crisi persistenti ed emergenze avevano sempre un pezzo di terra a cui tornare, o per lo meno la demografia lasciava ancora buoni margini di manovra. Il problema delle possibili crisi e dei possibili disastri odierni è che persino una cosa basilare come l'approvvigionamento di cibo si basa su una "struttura" molto fragile e insostenibile in caso di emergenza.

Insomma, se c'erano problemi al tempo dei nostri nonni la gente andava nelle campagne e bene o male si faceva in modo che almeno il cibo ci fosse per tutti.

Se invece oggi c'è un problema con l'approvvigionamento normale di cibo, i supermercati si svuotano, il 99.9% delle famiglie hanno da mangiare solo per pochissimi giorni e poi? Milioni di persone affamate si ammazzerebbero l'un l'altro, nessuno saprebbe come si coltiva o alleva, le terre coltivabili scarseggerebbero. In uno scenario del genere credo che un buon 50% della popolazione morirebbe entro i primi mesi... dipende anche da quando il disastro avverrebbe: se in primavera gli effetti sarebbero minori, se in autunno o inverno sarebbe un disastro ancora peggiore.

Quindi secondo me l'importante, per chi non ha molti soldi da spendere, è "saper fare", farsi trovare sempre pronti, e in più avere le scorte per qualche mese in caso d'emergenza. Il resto secondo me è un "di più"...


ATTENZIONE: Tutte le informazioni e le considerazioni contenute nei miei post NON devono essere intese come consigli o suggerimenti esperti, e sconsiglio ufficialmente di considerarle informazioni valide e/o sulle quali fare affidamento. Declino inoltre ogni responsabilità nel caso di danni a...
#7759

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trovo dai vostri discorsi che siede veri prepper doc :lol: e mi pare anche ovvio visto il forum in cui ci troviamo....
mi spiego meglio , siede proprio come questo sito vi definisce ovvero bug-in.
purtroppo io mi sono avvicinato la vostro mondo da poco poi che' essendo un survivalista sono molto piu' bug-out.

riguardo al discorso scorte io credo che bisognerebbe avere tutte le scorte che pensiamo sia necessarie ad affrontare quel che piu' ci attendiamo, senza pero' mai esludere a priori altri scenari plausibili.

spesso molti prepper pero' si dimenticano di una cosa, che a mio modo e' quella che capitera' sicuramente. LA CATIVERIA UMANA.
che capiti un terremoto, uno tsunami, vulcano,crisi globale, extraterrestri, flare, ecc,,,, quello che non manchera' mai e' lo sciacallaggio e peggio ancora se fosse organizzato.

quindi io personalmente ho imparato molte tecniche che diventino la mia scorta, cioe' posso non avere orto e galline , barattoli e fusti d acqua, ma poterli trovare in natura tramite le mie esperienze.

tutto questo lo dico perche' molti pensano che fare magazzino sia tutto.
no! purtroppo non lo e' , e se posso osare un consiglio, vi invito ad imparare COME fare cibo e non QUANTO fare scorta, poiche' a metter da parte barattoli e' capace anche una nonnina, ma non per questo sopravvivera' .

quindi ritengo giusto fare scorte (io le faccio pure) pero' solo per un tot di tempo, diciamo uno o due mesi, perche' se entro questo tempo il mondo non si riorganizza ,allora siamo proprio messi male ed e' meglio filare il piu' lontano dagli altri, e certo non avete un tir per trasportare barattoli e fusti, ma IL VOSTRO CERVELLO lo avrete sempre con voi.

ciao a tutti


IL POTERE DELL UOMO SI CELA DIETRO UN SORRISO.
#7761

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