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Ho avvertito nella presentazione, non sono un prepper in senso proprio, ed il motivo principale per cui non lo sono (in realtà il motivo principale è che sono un caxxaro ma non si fa un topic su questo) è che ad occhio si basa tutto sulla fuga.
Capita il disastro sia esso alluvione, terremoto o rivolta, vada per il bob che mi permette di avere acqua ed una giaccavento a portata di mano, ma poi perchè scappare?
Capisco che ci siano tanti film, serie TV e libri che propongono il tema ma è un artificio narrativo, la fuga permette di raccontare i luoghi percorsi le persone incontrate ed è più avvincente della storia di qualcuno che passa 10 giorni a scavare un cumulo di macerie o che fa la coda per un pasto al baracchino della protezione civile.
Ho sempre pensato che in caso di terremoto, ad uscirne vivi, la cosa migliore sia quella di mettersi a disposizione dei soccorsi ed iniziare ad aiutare a tirar fuori gente dalle macerie, anche perchè (vivo in un paese) tra quelle persone potrebbero esserci parenti o amici.
Anche per le rivolte, sarà che vengo da una zona calda, ma se dovesse esserci una crisi tale da scatenare rivolte ma siamo proprio sicuri che sia così sbagliato parteciparvi? Non tanto per il gusto di menarsi con qualcuno, io è dalle medie che non faccio a botte, ma perchè quella è una possibilità per cambiare quelle codizioni al contorno che l'ipotetica crisi l'hanno scatenata .