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I prepper sono noti tra i loro amici e conoscenti per avere sempre con se qualche strumento che li possa togliere d'impaccio. Questo set di piccoli strumenti è quello che abbiamo descritto come EDC, every day carry [1][2][3] e tra questi strumenti ce n'è uno che ha un posto particolare: il multitool o 'coltellino svizzero'.

Sdoganato al grande pubblico dalle Giovani Marmotte e poi portato al top della fama dalla serie televisiva McGyver, il multitool tascabile è venerato anche nel mondo del design per come riesce a far coincidere le sue molteplici funzionalità con la compattezza e la qualità.

Tuttavia questo strumento ha un notevole svantaggio per la vita di tutti i giorni: dal punto di vista della legge potrebbe essere pericoloso portarlo in tasca come possibile soluzione per eventuali impreviste necessità. Essendo infatti dotato di lame e punte è soggetto ad alcune restrizioni che è bene conoscere per non incorrere in sanzioni. Vediamo quali...

 

 

Il rispetto della legge.

Come spesso ci è capitato di sottolineare in questo sito, il prepping non è e non sarà mai una scusa per scavalcare, aggirare o andare contro la legge. La scusa di adottare comportamenti discutibili o di dotarsi di materiali pericolosi solo per portarsi avanti rispetto ad un ipotetico giorno in cui ci si potrebbe trovare in una situazione di forza maggiore non regge. Quello che è legale e quello che non lo è viene stabilito nei codici, solo in rari casi dipende dal contesto e comunque mai e poi mai viene influenzato dalle ipotesi o dalle possibilità.

In questo senso, lo scopo di questo articolo non è quello di cercare una falla nel complesso panorama legislativo italiano che consenta andare contro il volere del legislatore. Al contrario vogliamo indagare quelli che sono i confini all'interno dei quali è consentito muoversi per essere certi della propria posizione.

 

Multitool: sono considerati armi?

L'articolo 45 del Regolamento per l’esecuzione del T.U.L.P.S. cita espressamente che "Non sono considerati armi gli strumenti da punta e da taglio che, pur potendo occasionalmente servire all’offesa hanno una specifica e diversa destinazione, come gli strumenti da lavoro e quelli destinati ad uso domestico, agricolo, scientifico, sportivo, industriale e simili”. I multitool sono sicuramente degli strumenti ad uso lavorativo e sportivo e pertanto non sono da considerarsi armi proprie.

Contemporaneamente però l'art 4 legge 110/75: intima che “Senza giustificato motivo, non possono portarsi fuori della propria abitazione o delle appartenenze di essa, bastoni muniti di puntale acuminato, strumenti da punta o da taglio atti ad offendere...”. Un punto importantissimo da tenere a mente che traccia una prima demarcazione tra le circostanze legali e quelle illegali sta nelle parole "giustificato motivo". Il problema è che la demarcazione non è netta: il fatto che il giustificato motiva sussita o meno lo stabilisce l'agente che in quel momento sta accertando la cosa.

E' quindi normale che nessuno faccia obiezione se un'escursionista in montagna ha con se un coltello, così pure come un sub, un cacciatore e via dicendo. Tutte queste situazioni specifiche da sole costituiscono il giustificato motivo. E' però allora evidente che un prepper, che magari abita in città, non si trova in nessuna di queste situazioni e che quindi per lui non si configuri affatto alcuna giustificazione.

 

Aspetti fumosi e possibiltà.

Anni esisteva una distinzione in base alla lunghezza della lama (4cm o 6cm o 10cm). Attualmente queste distinzioni sono state abolite e superate e non sussistono più. Unici aspetti rilevanti delle fattezze di un coltello che lo rendono arma propria e quindi soggetto a specifiche norme e restrizioni sono l'eventuale meccanismo di apertura a scatto (o molletta) e la presenza di un doppio filo che lo renderebbe quindi un pugnale. Ma questo non ha nulla a che fare coi multitool che stiamo esaminando noi...

Un altro termine su cui vale la pena di porre attenzione è il porto. Giuridicamente questo termine è molto diverso da 'trasporto' e la differenza sta nell'immediata disponibilità dello strumento. Se parlassimo di armi (ma non è il nostro caso) trasportare un’arma significa spostarla da un luogo ad un altro in condizioni tali da rendere materialmente impossibile di usarla, carica o scarica, in modo rapido; le armi non devono poter essere usate rapidamente, neppure se ci si trova in situazione di pericolo e quindi di legittima difesa. Per chiarire meglio e tornare al nostro caso:

  • se il mutitool lo teniamo in tasca e ci basta infilarvi una mano per averlo pronto all'uso allora lo stiamo portando.
  • diversamente se il multitool è in una custodia o incartato ed è all'interno di una borsa o nel bagagliaio di un'auto allora lo stiamo trasportando.

Va tuttavia precisato che  il parere utlimo spetta sempre all'agente accertatore, che oltre alla validità del giustificato motivo può stabilire se si tratta di porto o di un trasporto lecito.

 

Il parere dell'esperto

E' fondamentale avere il parere di un'esperto in materia che possa dipanare qualsiasi dubbio ed eventualmente fornire un supporto legale. Il sito http://www.earmi.it/ si occupa da anni del rapporto tra le armi ed il diritto ed è fitto di informazioni aggiornate precise e puntuali al riguardo.

Consigliamo a tutti di scaricare e studiare il documento "Sintesi del diritto delle Armi" di Edoardo Mori, ex magistrato del tribunale di Bolzano.

 

Il consiglio di Prepper.it

Ogni prepper sa che il suo fido multitool è uno strumento versatile ed utilissimo, e che mai verrebbe usato come un'arma e/o a sproposito. Avere delle limitazioni stringenti in questo senso è per molti fastidioso. Visto quando abbiamo esposto prima quello che si potrebbe consigliare è:

  • rivolgersi ad un legale per un parere professionale, cosa a cui questo sito non può e non vuole sostituirsi
  • limitarsi a multitool di dimensioni ridottissime: alcuni produttori forniscono esemplari "da portachivi" di lunghezza inferiore ai 60mm
  • trasportare il multitool inuna custodia, o avvolto in della carta e chiuso con dello scotch. non sarebbe male che l'involucro riportasse il testo degli articoli di legge riportati sopra, in modo da avere sempre con se gli articoli di legge che dimostrano che quello che stiamo facendo non è illegale.
  • trasportare il multitool all'interno di un kit EDC chiuso in una custodia o piccola borsa così da sottolineare ancora di più il trasporto e non il porto.
  • mai e per nessuno motivo portare il multitool in ambienti e situazioni di rischio quali concerti, manifestazioni, ritrovi o altre aventi fattori di rischio analoghi
  • usare sempre gli ingredienti base del prepper: testa e buon senso.

Dal punto di vista legale però questi suggerimenti non danno alcuna garanzia di alcun genere, per questo il parere del legale è fondamentale. D'altra parte questi accorgimenti sono messi in atto da più di 12 anni da alcuni prepper (incluso chi sta scrivendo ora) e hanno permesso che non ci si trovasse mai in alcuna difficoltà legale o simili.

 
Una scelta diversa.

Un'alternativa valida per alcune situazioni sarebbe anche quella di sostituire o affiancare il proprio fido multitool con altri strumenti meno sospetti o che per conformazione possano dipanare totalmente i dubbi ed elimiare il problema alla radice. La fonte dei problemi del multitool sono le parti taglienti ed accuminate come lame, forbici, puntali, cacciaviti dallo stelo pronunciato. Esistono in commercio dei multitool che sono privi di questi elementi e permettono tuttavia di avere con se numerose funzionalità e soluzioni. Un primo esempio sono i multitool da ciclisti che presentano chiavi per i bulloni, cacciaviti di piccole dimesioni ed altri strumenti.

Un'alternativa più compatta è rappresentata dal nostro fido multitool "EDC da portachiavi" di cui abbiamo già parlato più volte. Compatto, primo di parti mobili e robustissimo racchiude alcuni utili strumenti. Voci di corridoio ci segnalano che non vi siano stati problemi a superare i severi security check dell'aereoporto, anche se il timore più grande è rappresentato dalla curiosità ed interesse degli agenti di controllo nei confronti di questo piccolo gioiellino.

 

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