Il softair può essere utile per i prepper? Ci sono pareri molto contrastanti a riguardo... Prima di rispondere a questa domanda dobbiamo fare una distinzione tra la filosofia “pura” del softair e quella che normalmente se ne percepisce, dal punto di vista di chi non ne ha mai praticato.
Lasciando da parte scorribande e partite più o meno clandestine, il softair regolamentare è sottoposto a una serie di normative che ne permettono lo svolgimento senza incorrere in inconvenienti alquanto noiosi quali comunicazione a forze dell’ordine dello svolgimento delle partite e una stretta limitazione a estranei dei campi da gioco.
Si potrebbe pensare che sia solo un gioco, invece il retroscena che il giocatore deve saper mettere in pratica abbonda di aspetti interessanti: sapersi muovere, sfruttare le opportunità e affinare il “sesto senso” o la Situational Awareness, e molto altro.
Dopo l'ennesimo episodio di disastri da mal tempo in pochi mesi non possiamo non dire "ve l'avevamo detto". Era infatti il 17 novembre quando in un nostro articolo sostenevamo che episodi di questo tipo sarebbero ricapitati più e più volte. I fatti, nove mesi dopo, ci hanno dato ragione in diverse occasioni.
Il nubifragio in Calabria è solo l'evento più recente, fino ad ora, ma non sarà certo l'ultimo. Anzi, oggi vi proponiamo un parere autorevole su questa questione.
Riceviamo una interessante email da uno dei nostri utenti che ci pone un quesito curioso che potrebbe molto sommariamente (ed imprecisamente) essere riassunto così: pare che vada tutto bene, scampato pericolo?
Questa domanda mette in luce molti aspetti chiave che stanno alla base del prepping come stile di vita e non come moda o rifugio dell'ultimo minuto. Vediamo assieme la domanda e quale risposta possiamo dare.
Molti confidano nella caccia come mezzo di sostentamento e approvvigionamento in uno scenario "TEOTWAWKI" prolungato. Questa convinzione è molto radicata, al punto che è difficile trovare kit e bob assemblate che non contengano strumenti pensati anche per l'uso venatorio.
In questo articolo vogliamo mettere in discussione questo approccio, mostrando quali sono i numeri reali che stanno dietro alla possibilità di cacciare e guardando al passato, a cosa hanno fatto davvero i nostri avi.
I recenti Eventi climatici che si sono abbattuti sulla Riviera del Brenta, Dolo, Mira e zone limitrofe ha evidenziato con forza l'importanza di avere una rete di contatti, sia a livello nazionale che locale, con cui scambiare informazioni e messaggi durante un'emergenza. Nel 2015 la tecnologia ci viene in aiuto permettendoci di comunitare attraverso la rete internet e la telefonia mobile.
Per questo motivo abbiamo deciso di creare dei gruppi sull'app Telegram che permettano a tutti i prepper italiani di essere in contatto tra loro, soprattutto con quelli vicini.
Ecco come funziona e come aderire